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WE ARE WIJNALDUM

Parafrasando il titolo di un film di Massimo Troisi, Wijnaldum potrebbe commentare la sua partita contro la Samp “Scusate il ritardo”. Il capitano della nazionale olandese è stato uno dei protagonisti del tondo 3-0 contro la Samp che ha permesso alla Roma di ritrovare tre punti, il sorriso e l’aggancio con l’Inter.

Una rete con una schiacciata di testa, un palo e un procurato rigore (che ha assicurato il raddoppio a firma Dybala) è quanto emerso da una partita che conferma quello che avrebbe potuto essere la stagione dei giallorossi se avessero avuto a disposizione il campione olandese per tutto il campionato.

Ma bando al rammarico, quello che è stato non si cambia ma si può solo migliorare in un aprile che si preannuncia una vera e propria chiave di volta della stagione della Roma.

In ballo ci sono partite fondamentali per l’accesso alla Champions del prossimo anno e il proseguimento del viaggio europeo che potrebbe regalare a Mourinho e alla sua banda, un successo che coronerebbe il secondo anno di attività all’ombra del Colosseo.

Da elogiare una volta in più, la professionalità di El Sharaawy, autore del terzo gol nato da un preciso assist di Solbakken subentrato nella fase finale dell’incontro. Il faraone merita di continuare la sua permanenza tra i giallorossi dal momento che sempre ha dimostrato una netta serietà e un apporto spesso importante.

Nel mentre continua la telenovela Mourinho si Mourinho no carburata ad arte da pennivendoli e radiocazzari che devono trovare argomenti per guadagnare o mantenere, sponsor accalappiati nelle loro rete.

Quanto avverrà in futuro circa le scelte dello Special One è una vicenda del quale il solo portoghese è responsabile in toto e dal quale difficilmente propaganderà le sue intenzioni che vivremo solamente quando queste saranno ufficializzate dallo stesso e dalla AS Roma.

Segnale importante quello di ritrovare i Friedkin all’Olimpico (e prima ancora a Trigoria) e assistere al moto di gioia di Ryan al termine dell’incontro.

Come sempre, a noi tifosi resta l’euforia di tifare per i colori più belli di Roma e del mondo intero.

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