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TRE SU TRE

Il viatico di allenatore della sua Roma, Daniele De Rossi non avrebbe potuto iniziarlo meglio.

Gufi e detrattori criticheranno l’enfasi del popolo giallorosso che festeggia tre vittorie consecutive e il raggiungimento del quinto posto a -1 dalla zona Champions, dicendo che sono stati incontri con squadrette di bassissimo rango. In fondo hanno ragione, anche se non era scritto da nessuna parte che dopo il traumatico cambio allenatore, in molti non ci avrebbero scommesso.

Al di là del risultato acquisito – ovviamente fondamentale ed importantissimo- quello che è apparso a tifosi e sportivi, è stato il cambiamento di marcia di tutta la squadra che pare essersi magicamente risvegliata come una bella Cenerentola finora ancora mezzo addormentata.

Ritrovare Pellegrini capace, oltre che di segnare, di essere vivo e vitale come un tempo è stato un piacere per tutti; così come vedere un gioco veloce e preciso che tranne una frazione di gioco è stato in piene mani dei giallorossi. Anche Zalewski ha ritrovato quelle accelerazioni che lo hanno fatto divenire titolare mentre il centrocampo è apparso vispo e gagliardo. Bella la prova del nuovo acquisto Angeliño che con due lanci ha fatto capire quanto possa risultare utile e di che pasta è fatto.

Insomma tutto bene quel che finisce bene? Al momento diciamo di si in attesa del prossimo match che sarà la vera prova alla cartina tornasole che stabilirà le potenzialità effettive della squadra dal momento che si troverà davanti quell’Inter macinasassi che punta decisamente alla seconda stella.

Sabato alle 18,  DDR e la squadra da lui rigenerata dovrà confermare i progressi evidenziati in questi incontri, specialmente nella qualità di gioco oltre che nei risultati senza dimenticare che poi seguirà il Feyenoord che affronteremo in ambito europeo per la terza volta in tre anni consecutivi.

L’auspicio è sempre solo uno: quello che la Roma torni ad essere magica.

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