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THE PARACULO’S

Mourinho, Dybala e Lukaku. Tre colpi da paura che i Friedkin hanno regalato ai tifosi. Ma poi cosa è rimasto? Un prestito che alla fine del suo affitto è rientrato alla base; un allenatore ripudiato senza se e senza ma; un fuoriclasse messo nella condizione di accettare una sia pur faraonica offerta.

Una società che ha chiuso gli uffici e ridotto all’osso il personale e che dopo tre anni ha ancora il macroscopico problema della comunicazione.

In cambio, si procede spediti con lo stadio che anche per i proprietari texani gode di quell’indubbio valore che il sor Pallotta non lo ha potuto materializzare e che sarà il vero valore aggiunto della società.

Sappiamo che tutto passa e che la Roma resta ma solo perché ha una tifoseria appassionata e fedele che non ha pari. Chi scrive ha pianto per la vendita di Spinosi, Landini e Capello, per il trattamento ricevuto da Francesco Rocca e non solo (Di Bartolomei, Falcao e Totti dixit!), nonché per tutte le mancanze di rispetto che i vari proprietari della che si sono succeduti,  hanno manifestato nel corso dei decenni (da Sacerdoti in poi).

Friedkin Group è una realtà imprenditoriale del valore di alcuni miliardi di dollari con interessi che vanno dall’automovile al turismo passando per spettacolo e divertimento in cui si innesta la Roma. Per arrivare (e mantenersi) a questi livelli, occorre avere il pelo nello stomaco e quel fondamentale pragmatismo che non lascia spazio ai sentimentalismi e ai sogni.

Questo concetto probabilmente non è stato giustamente soppesato dai tifosi giallorossi che oggi, a ridosso di un mercato che mostra decise lacune e una squadra grezza e incompleta che avrà un bel daffare per supplire alla mancanza di un certo Dybala che poteva – e doveva- essere bloccato con un rinnovo contrattuale  mettendolo al centro del paese e non accantonato con la speranza che fosse lui ad abbandonare la baracca.

Rimane una settimana o poco più alla chiusura della campagna acquisti che dovrebbe assicurare tre giocatori di qualità fondamentali per il nostro gioco e un altro paio di riserve. Sarà in grado monsieur Ghisolfi di andare a dama per accontentare una sbigottita tifoseria che deve ancora capacitarsi di quale Roma vedrà nel corso di questa stagione?

Mah!

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