I mass media sono stati serviti da Mourinho durante l’intervista rilasciata dal nostro allenatore a DAZN al termine dell’incontro vinto contro il Sassuolo.
Oltre a preziosissimi tre punti che rilanciano la Roma al quarto posto in classifica in condominio con il Napoli, la partita ha confermato l’indole vincente che questa squadra sta assorbendo dallo Special One pur avendo interpreti non certamente definibili ”campioni” a parte le eccezioni che sappiamo.
Ma al di là del positivo risultato foriero di buone speranze a ridosso del periodo difficile che attende i giallorossi, l’incontro contro i neroverdi emiliani dev’essere giustamente valutato per un cambio di marcia societario che attraverso Tiago Pinto, si è schierato al fianco di Mourinho dandone totale appoggio a proposito delle dichiarazioni circa l’arbitro assegnatoci dai vertici della mafiosa AIA.
Dal momento che risulta innegabile il fatto che Mourinho sa perfettamente come comportarsi con la stampa ha sorpreso tutti tratteggiando il risultato, la squadra, la società e i tifosi in perfetto lusitano con il quale ha ammutolito i presenti non dando loro l’opportunità di avanzare obiezioni e fare domande.
Alla maggioranza dei tifosi avere questo personaggio come allenatore che ha sposato il concetto e la filosofia giallorossa in maniera totale, non può che essere motivo d’orgoglio e di vanto.
Finalmente una persona che risponde in maniera adeguata ai poteri forti del calcio nostrano e che non ha peli sulla lingua. Tantomeno Mourinho è una persona che ama i compromessi o che si appoggia su becere ovvietà perché non é il suo stile.
Difendere la Roma a spada tratta e non tradire i tifosi è quanto gli stessi vogliono avere al di là del risultato finale di qualsiasi partita.
Perdere questo gigante sarebbe letale per la società e la proprietà dovrebbe proprio pensarci bene sulla convenienza di aggiornare il contratto in scadenza del suo allenatore prima di far tornare la squadra nella mediocrità entro la quale ha galleggiato fino all’arrivo dell’uomo di Setubal.
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