Il luogo comune che trionfava nella Sud è stato ‘’Je l’avemo fatta’’. All’ultimo scampolo di una bruttissima partita, il mago Abraham, ha infilato di testa un preciso assist fornito da Karsdorp che aveva raccolto a sua volta un cross speditogli da El Sharaawi, recuperando il prezioso pareggio ed evitando mezzora di tempi supplementari che si sarebbero ben sentiti domenica prossima nel derby.
Roma brutta che ha avuto in regalo il primo tempo da parte degli olandesi del Vitesse che, anziché riversarsi all’attacco com’era logico che facessero, hanno scelto di addormentare il gioco neppure fossero loro in vantaggio.
Poi, come quasi tutti gli incontri della Roma, i nostri ci hanno messo del loro per rimettere in partita gli avversari che hanno realizzato un gran gol neanche fosse domenica.
Con il Vitesse in vantaggio all’Olimpico, gli spettri si sono prepotentemente riaffacciati anche perché Mourinho non ha potuto effettuare dei cambi componendo una formazione votata all’attacco e che lasciava enormi praterie agli olandesi che avrebbero anche potuto raddoppiare.
Si dice che è bene ciò che finisce bene e lo Special One si affida alla filosofia di una partita alla volta e, stavolta, ci ha detto bene con quel golletto dell’inglese che – tutto sommato – continua ad essere l’unico realizzatore di un asfittico attacco.
Pare ovvio che contro la Lazio e con il derby dell’andata da vendicare questa Roma, o per meglio dire questo atteggiamento, non sono proprio forieri di un roseo ottimismo. Tutt’altro.
C’è da cambiare registro e farlo subito perché ancora una volta, al di là delle intenzioni dei singoli, la squadra si è dimostrata poco amalgamata e questo ha originato spettri vaganti in campo come il nostro numero 22, giustamente sostituito nel corso della partita.
Inutile mettere nuovamente il dito nella piaga ben consci dei limiti atletici della squadra, ma è bene sollecitare chi scenderà in campo contro i laziali, di metterci oltre il cuore, l’anima e la tigna, anche un giusto senso di precisione nei passaggi e soprattutto nei tiri.
Comunque un passo avanti è stato compiuto in questa Conference League in attesa di conoscere il prossimo avversario europeo che certamente risulterà essere più ostico rispetto al Vitesse di questa sera.
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