D’accordo che i giallorossi non sono gobbi ma alla decenza ci dovrebbe essere almeno un limite. Limite che l’arbitro Fabbri ovviamente non conosce dal momento che la sua direzione di gara di Roma-Bologna è apparsa sicuramente penalizzante per i nostri colori.
La Roma è scesa in campo con una formazione evidentemente rimaneggiata in previsione della partita di ritorno contro il Leicester di giovedì prossimo.
A riposare Abraham, Zalewski, Pellegrini, Smalling e Karsdorp sostituiti da Felix, Kumbulla, Veretour, Mailand-Niles e El Sharaawi che hanno dimostrato di essere delle buone riserve alle quali non è chiesto di più.
Nonostante due episodi sospetti che avrebbero quanto meno meritato la visione del VAR, e vari assalti dei giallorossi, l’incontro ha visto forse il miglior Bologna della stagione disputare un incontro ordinato e, in certe circostanze, anche foriero di azioni pericolose da parte dei rossoblu.
La Roma, sicuramente avvertendo l’importanza della partita che avrebbe dovuto vincere, è stata poco ficcante e frequentemente alquanto confusa, producendo attacchi che non hanno creato limpide azioni da rete seppur in un paio di circostanze, l’estremo difensore del Bologna si è superato evitando di raccogliere il pallone da dentro la rete.
Vedendo la sterilità della sua squadra, Mourinho si è visto costretto ad inserire un quadruplo cambio, facendo entrare i titolari fino ad allora parcheggiati in panca. Ovviamente si è vista la differenza di qualità ma, probabilmente era già troppo tardi. Forse sarebbe stato preferibile iniziare il gioco con la Roma tipo per poi, a vantaggio acquisito, provvedere a far riposare chi sarà chiamato a scendere in campo per la partita di coppa.
Fatto sta che al 95’ il risultato si è chiuso così com’era iniziato, uno zero a zero che ha permesso ai giallorossi di riprendere la Lazio, ieri immeritatamente vincente con una rete in evidente fuorigioco a casa dello Spezia.
Impagabile lo scenografico tifo del popolo romanista che sta attendendo la sfida che potrebbe portare la Roma a disputare una finale dopo tempo immemore in quel di Tirana.
Tutti contenti? Certo che no perché ci si attendeva una vittoria contro una squadra sicuramente inferiore per qualità ma così non è stato.
A giovedì mancano ancora 4 lunghi giorni…
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