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SI CHIAMA RANIERI, MICA MAGO ZURLI’

Magari anche il tifoso meno tifoso si aspettava un altro risultato dalla sfida contro il Napoli al Maradona. Si credeva (o meglio, si sperava) che il cambio di allenatore tra lo sfigato Juric e il testaccino Sir Claudio, potesse cambiare improvvisamente le carte in tavola. D’altronde, da un tecnico che porta alla vittoria della Premier League una squadretta misconosciuta, ci poteva anche stare ma…

Era già tutto previsto, recitava l’incipit di un famoso testo di Cocciante, e così é stato senza ombra di dubbio. Certo, é apparsa un’altra Roma, meno fragile delle precedenti versioni ma che non poteva resettare l’incapacità di certi giocatori che hanno limiti che tutti hanno imparato a conoscere.

Le prossime due partite (una di Europa League e l’altra di campionato), non sono certo foriere di eccessivo ottimismo dal momento che i giallorossi sono quel che sono e Mr. Ranieri non ha la bacchetta magica di Mago Zurlì alle prese con il suo studente Richetto.

Il percorso sarà lunghissimo quest’anno ed occorre entrare nell’ordine di idee che non ci saranno coppe e campionato entusiasmanti ma che si dovrà patire partita per partita fino a trovare una serenità quest’anno totalmente sconosciuta.

Se squadre meno blasonate come Fiorentina e Lazio corrono appresso alle solite Inter, Juventus, Napoli e Milan, noi giallorossi dobbiamo perdere di vista obiettivi altisonanti e, come una squadra di centroclassifica, lottare alla giornata.

Una mano potrebbe darcela il mercato invernale con l’inevitabile implementazione di un organico che sarebbe meglio veramente sfoltire da giocatori che hanno perduto la strada e la fiducia in loro stessi, rappresentando un deficit che fa male ai tifosi e alla società.

Semmai l’interrogativo potrebbe essere quello che si domanda se questi atleti hanno ancora un mercato oppure no. Ma a questo deve pensarci il mister in comunione con la società, mettendo Ghisolfi nella condizione di operare al meglio.

Attaccarci sul fatto che Lukako sia stato risparmiato da due ammonizioni dopo le proteste di Conte dopo la partita contro l’Inter o che Hummels abbia commesso un errore imperdonabile che ha causato il vantaggio dei Partenopei, rimangono considerazioni vuoto a perdere che non portano punti ne altro. E fa bene Ranieri a non marcare con evidenziatore, la solita ingiustizia che viene portata avanti da una classe arbitrale asservita al potente di turno (Var compreso).

Siamo convinti che data l’enorme esperienza in materia e l’indiscusso attaccamento ai colori, Sir Claudio Ranieri riuscirà a dare un volto a una squadra spenta e triste, resettando questa maledetta stagione.

Daje!

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