La trasferta in Ucraina è stata una passeggiata nel risultato e, in parte, nelle giocate.
Con un tondo 0-3 con reti di El Sharaawy, Smalling e Abraham, questa seconda partita ha fatto maturare sei punti su sei e il primo posto momentaneo nel girone.
Trasferta insidiosa all’apparenza ma l’avversario è apparso più uno sparring partner che non un vero pericolo per la porta difesa da Rui Patricio che ha rischiato realmente poco.
Il risultato avrebbe potuto anche essere più largo se solo ci fosse stata maggior precisione nei tiri e nell’ultimo passaggio. Inutile dire che abbiamo battezzato anche il palo in casa dello Zorya – che ai fini statistici è già il settimo in questa stagione – con una sfortunata conclusione di Tammy Abraham.
Roma padrona del campo e del gioco che non ha sofferto particolarmente la sterile aggressività degli ucraini che hanno svolto il loro compitino con diligenza ma non hanno potuto annullare il gap tecnico esistente tra le due contendenti.
Piacevole sorpresa è stata la gestione della partita da parte di Darboe che ha confermato quanto aveva già fatto vedere nel finale della scorsa stagione sotto la gestione Fonseca.
Lo Special One, nell’ambito dei cambi, ha fatto giocare Villar, Borja Mayoral e Diawara ma a risultato ampiamente messo sotto chiave e con uno spezzone di partita che non aveva più nulla da dire e da dare.
Il gruppetto dei tifosi del gruppo maciniamo-chilometri si sono riscaldati dal freddo pungente continuando ad intonare cori in uno stadio dove i supporter dello Zorya si erano ammutoliti vedendo la loro squadra essere brutalizzata dalla truppa di Mourinho che, a fine incontro, si è recata sotto lo spicchio riservato ai tifosi giallorossi per salutarli e lanciare qualche maglietta a mo’ di ringraziamento.
Rientro notturno per i nostri che domenica alle 18 si ritroveranno a disputare l’incontro con l’Empoli che dovrebbe far mantenere la posizione sui piani alti della classifica.
Con questa vittoria, non si è certo dimenticati il derby e tutte le polemiche che si è trascinato dietro, ma almeno si è voltata pagina. Quello che volevano i tifosi, i giocatori tutti, lo Special One e la proprietà.
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