3 sono i punti che la Roma ha voluto regalare per Natale ai suoi tifosi con quella che, forse, è stata la sua miglior partita in questo scorcio di campionato.
E non è un caso che gioco e risultato, siano maturati dopo la settimana di passione che ha visto giocatori ed allenatore sul banco degli imputati dopo l’ultima partita persa sotto le torri felsinee contro un Bologna stellare.
Il Napoli rappresentava la prima delle partite di questo terribile ciclo che continuerà con l’ultimo incontro dell’anno a Torino contro la Rubentus e proseguirà in casa contro l’Atalanta e a Milano contro i rossoneri del più che precario Pioli.
Zona Champions a soli tre punti dopo la vittoria contro i partenopei veramente strapazzati da una Roma in grande spolvero anche se con i giocatori contati.
Analizzando l’incontro risulta evidente che nella trappola organizzata da Mourinho, Mazzarri c’è caduto senza neppure accorgersene e i suoi giocatori, in preda a raptus comportamentali, ne hanno agevolato l’accesso facendosi prendere da un nervosismo immotivato che li ha privati con due cartellini rossi, di due che avrebbero potuto essere protagonisti.
C’è da confermare l’assoluta perfezione rasentata dalla difesa romanista con un sontuoso Llorente e un efficace N’dika oltre che dal generoso Mancini, supportata da un centrocampo filtrante composto dall’insostituibile Cristante, un inesauribile Bove e da Paredes.
Vittoria che annichilisce le ambizioni del Napoli estremamente lontano da quello schiacciasassi che dominò lo scorso campionato, e che rilancia i giallorossi verso posizioni più consone in attesa che rientrino giocatori essenziali purtroppo mancati in molte partite.
E mentre lo Special One ribadisce il suo amore per la città, i suoi tifosi e l’ambiente che lo coccola, proponendosi anche nella veste di magister di una squadra costituita dai suoi ”bambini” e rinunciando ad altisonanti nomi di calciatori affermati ma dai costi improponibili, il popolo di Roma resta in attesa del riscontro di una indisponente silente proprietà che dovrebbe rendersi conto che mantenendo questo atteggiamento, non attira certo le simpatie di tifosi che riempiono gli stadi, pagano abbonamenti TV e acquistano il merchandising ufficiale.
Ma, dal momento che Natale è se Natale lo si vuole, auguri a tutti noi lupotti.
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