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Picinin

venezia ha significato la seconda vittoria consecutiva fuori dalle amiche mura dell’ Olimpico.

Si è trattata di una vittoria piccoletta che, tanto per rievocare il complesso dei Pitura Fresca, in dialetto veneziano si traduce con “picinin”.

Roma che non ha fatto una eclatante partita sia perché il Venezia – nonostante la classifica – è una formazione che non regala nulla, sia perché le attenzioni dei giallorossi sono rivolte al match di giovedì in casa del Porto per l’ andata del play off di Europa League, ultimo obiettivo stagionale della squadra di mr. Ranieri.

Partita conquistata con un penalty trasformato da Dybala e conquistato da una brillante incursione di un inarrestabile Angelino. Si può affermare che i giallorossi si sono limitati a svolgere il minimo sindacale badando a incamerare tre punti senza troppi sforzi e con pochi patemi.

Di questi tempi non è poco anche se occorre evidenziare che la vera partita l’ ha giocata Claudio Ranieri nella imprevista conferenza stampa dove ha esposto sinceramente le attuali (e prossime) difficoltà della società a condurre una faraonica campagna acquisti per via del Fair play che occorre rispettare per ammortizzare errori finanziari di precedenti gestioni troppo allegre.

Quindi di necessità occorre fare virtù e badare a non commettere errori che stanno condizionando la società che pure ha le risorse necessarie ma che è inibita ad utilizzarle se non vuole rischiare di essere bannata dall’ Europa calcistica per un certo numero di anni.

Tornando a tratteggiare di calcio, i tifosi si attendono dal turno europeo di vedere una squadra disposta a lottare senza risparmiarsi, sia per riportare indietro un risultato soddisfacente, sia per rispettare i suoi tifosi.

Augurandole anche noi, come sempre salutiamo con il solito

daje!

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