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Naufragio a Genova

Un secco due a zero per la Samp è il risultato che la Roma riporta nella Capitale, dopo un incontro che ha reso evidente l’affondamento della squadra di Fonseca.

Roma piena di rincalzi ad iniziare dal portiere, Fuzato e dal redivivo Santon che ancora una volta ha dato prova del perché non è quasi mai stato convocato durante questa stagione.
Segue l’involuzione di Villar che, forse, ci aveva abituato sin troppo bene tanto da essere riempito di complimenti avanzati anzitempo.
Ma c’è da dire che della formazione scesa in campo stasera al Marassi, è difficile trovare qualcuno meritevole della sufficienza e sì che i Friedkin hanno seguito la squadra pensando ad un moto di riscossa che, evidentemente, non c’è stato.

Sul facile 2-0 maturato dagli uomini di mister Ranieri, c’è stata anche l’opportunità per accorciare lo svantaggio e, chissà!, forse trovare il ritmo e gli stimoli giusti per rimettere a posto le cose. Ma il rigore concesso ai giallorossi e battuto da Dzeko, è servito solamente a far fare bella figura all’estremo difensore blucerchiato che ha deviato un tiro senza cattiveria che ai tifosi romanisti è apparso più come l’ultimo canto del cigno.

Si sprecheranno tanti commenti, molti sicuramente velenosi, per definire la prestazione di una squadra che ha mollato il campionato puntando tutto sulla Europa League e sappiamo tutti com’è andata.
Amici miei dicono che i conti si fanno alla fine, probabilmente ingenuamente convinti che la Roma potrebbe compiere il miracolo nel ritorno contro il Manchester e, cioè, vincere con un perentorio 4-0. Ma sappiamo bene che seppur i giallorossi realizzassero ben quattro reti, gli inglesi non resterebbero con le mani in mano sapendo che con una rete andrebbero a qualificarsi.
Non diciamo eresie: babbo Natale esiste solo per i più piccini.

Capitolo rifondazione. Se il prossimo allenatore ritenesse questa squadra, una buona base su cui operare tre implementazioni (portiere, centrocampista, attacco), sicuramente è molto ottimista.
Fermo restando il rientro di elementi dati in prestito che nessuno rileverà e dei quali bisogna liberarsi, c’è da considerare l’attuale rosa carente sotto molti punti di vista: tecnici, caratteriali, fisici. Sicuramente è errata l’impostazione della preparazione atletica con ben 114 infortuni maturati nel corso dell’anno che hanno privato Fonseca di poter attingere a giocatori di livello a partire da Zaniolo. Sappiamo che la proprietà epurerà molte figure attualmente in essere sostituendole con (si spera) veri professionisti in grado di poter operare quel salto di qualità a livello fisico che consenta una stagione da affrontare con meno assenze.

Friedkin che si metteranno un’altra volta la mano sul cuore e sul portafoglio ma che, giocoforza, devono considerare di operare una vera campagna acquisti per diminuire il gap esistente tra la loro squadra e le prime della classe.

Sarà possibile anche avere un cenno di informazioni da parte della società finora decisamente stitica nei confronti dei tifosi un’altra volta delusi e bastonati da risultati che non gli dovrebbero appartenere?

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