Se alla lettura della formazione ufficiale, una parte della tifoseria è apparsa stupita nel non trovare un attaccante di ruolo inserito tra i titolari, occorre constatare che la tattica di Dybala falso nueve è stata una delle chiavi tattiche dello Special One che ha dato precise indicazioni a proposito di come imbrigliare le dinamiche degli juventini.
Senza alcun timore riverenziale i giallorossi hanno lasciato ben volentieri il pallino del gioco agli uomini di Allegri (a proposito: tra le due panchine c’erano i personaggi che hanno vinto ben 39 trofei!) per poter sfruttare eventuali occasioni.
L’adagio recitava un mantra incarnato da “prima di tutto, non perdiamo” e la truppa giallorossa ha interpretato alla perfezione questo comandamento. Ne è nato un primo tempo quasi noioso che mandava le squadre negli spogliatoi a reti inviolate.
La ripresa vedeva un deciso cambio di passo da parte della squadra ospite che cercava con più determinazione la via del vantaggio ma senza costrutto anche grazie a un Rui Patricio formato gigante e a legni che si dimostravano questa volta, stare dalla nostra parte.
Tutto bene allora ma ancor di più quando Gianluca Mancini, intraprendendo una solitaria azione di inserimento, non trovava l’idea di sparare un missile terra-aria che risultava imparabile da parte del portiere bianconero.
Una rete che metteva la Roma nella posizione ideale di giocare contro una Juve protesa all’attacco e, conseguentemente, meno coperta in difesa.
I continui assalti della truppa di Allegri non riuscivano nell’intento di raggiungere un risultato di equilibrio grazie alla compostezza di Smalling, Ibanez e Mancini ben supportati da Spinazzola e, dalla classe e determinazione del gigante Matic che ha fatto vedere la sua classe ancora molto incisiva.
I cambi voluti da Mourinho Bove, Abraham, Karldorp e Belotti, hanno inserito forze fresche per prevenire l’atteso e fisiologico forcing bianconero che non ha materializzato alcun cambiamento nel risultato finale.
Roma giallorossa che aggancia il quarto posto in classifica ad un solo punto dal terzo appannaggio della Lazio e che può guardare con fiducia il proseguo di un campionato tutt’altro che definito.
Giovedì gli uomini di Mourinho se la vedranno nell’andata degli ottavi di Europa League contro gli spagnoli della Real Sociedad in un incontro che devono vincere in maniera convincente soprattutto nel risultato finale per andare a San Sebastian con la qualificazione quasi in tasca.
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