Ci perdonerà il prof. Vecchioni se prendiamo il titolo di una sua splendida canzone e lo trasformiamo per la circostanza ma la Roma vista (ammirata?) stasera, è stata come un lampo di luce accecante.
Il 3 a 0 con il quale si è conclusa la partita di andata di questo turno di Europa League è più che meritato e non c’è giocatore giallorosso che non meriti molto più della sufficienza in pagella anche se una menzione speciale va a capitan Pellegrini che, oltre che a realizzare una importantissima rete che ha sbloccato l’incontro, è stato un vero trascinatore.
Ma oggi tutti, e ripetiamo tutti, hanno contribuito oggettivamente a mettere la Roma in una condizione di risultato difficilmente recuperabile dai pericolosi giocatori ucraini.
Da Pau Lopez decisivo in almeno tre occasioni al ritrovato El Shaarawy che ha finalmente ripreso le sembianze del giocatore che all’Olimpico decideva le partite prima della sua ricchissima esperienza nella terra del fu Celeste Impero.
Mister Fonseca ha vinto a mani basse il confronto con il suo collega allenatore dello Shakhtar, avendo preparato la sua squadra in modo minuzioso ed averla assistita per tutti i 94’ dell’incontro, suggerendo ed impartendo le impostazioni che sono risultate decisive.
Una bella soddisfazione per i Friedkin quella di vedere, finalmente, di cosa potrebbe essere capace la loro creatura laddove fosse impreziosita da giocatori di alto profilo.
Il passaggio ai quarti di questa competizione, è fortemente ipotecato soprattutto se in Ucraina tra sette giorni, la Roma disputerà un incontro con la stessa intensità di quest’oggi.
Eppure lo Shakhtar non è squadra facile dal momento che gioca in velocità e precisione tenendo la difesa altissima e compressa al suo attacco ma la lettura di questa sua interpretazione di gioco è stata superata con abnegazione e con l’attenzione che la situazione richiedeva.
Ottimo Mancini e non solo per la sua ennesima realizzazione di testa, così come tutti i suoi compagni che hanno giocato tutti abbracciando il concetto di essere realmente una squadra forte.
Probabilmente, se andiamo ad analizzare ogni episodio, possiamo trovare delle imperfezioni ma non ci dimentichiamo che dall’altro lato del campo, c’era una signora squadra molto ma molto velenosa.
Stasera l’Olimpico si è illuminato e le luci erano quelle gialle e rosse.
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