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LASCIAMOLI LAVORARE

Ci tiriamo fuori dalle polemiche scatenate dopo la sconfitta casalinga contro il Milan e neppure ci accodiamo a quanti polemizzano sul mercato condotto dalla Roma.

Al contrario ci piace sposare in pieno le parole di Marisa Coen, vedova del capitano Agostino Di Bartolomei, che ha commentato così il risultato: “Ciao amici, sorelle e fratelli della #asRoma . Non cominciamo a contestare… Lasciamoli lavorare .


Pinto ha fatto l’impossibile pareggiando quell’agreement imposto dalla UEFA entro i tempi stabiliti, realizzando quel surplus che necessitava. Inoltre, l’arrivo di parametri zero e l’abbattimento di costi di gestione, sono stati altri risultati che erano prefissati dalla società che, nonostante tutto, è riuscita a regalare – seppur in prestito per un anno- quel
Romelu Lukaku promesso sposo prima di Inter e poi di Juventus ma, infine, approdato a Trigoria pronto ad esplodere una volta riacquistata la sua forma.

Occorre considerare che le fragilità della Roma sono note a tutti partendo dal mister che quotidianamente ha sotto gli occhi l’intero organico che deve gestire. Ovviamente in queste tre prime partite risulta evidente che la squadra sia apparsa in netto ritardo di forma tranne rarissime eccezioni e a parte la sfortuna evidenziatasi con il colpire  tre legni ed il tradizionale unfeeling con la classe arbitrale, i meccanismi e la precisione di cui difettano i giallorossi devono essere sistemati una volta per tutte approfittando di questa sosta del campionato. Intervallo che consentirà (si spera) a far tornare in condizione chi in condizione non è e allo Special One trovare quella quadra che nei primi 270′ di questo campionato ha colpevolmente latitato.

Se il sorteggio del primo turno di Coppa UEFA pare essere stato benevolo, questo dev’essere confermato solo dal campo e ciò potrà avvenire  se la squadra giocherà con la voglia di fare bene mettendo quell’attenzione che finora non si è neppure subodorata.

L’invito alla tifoseria è quello di far veramente proprie due massime che accompagnano i nostri colori. La prima fu detta da Renato Rascel che affermò che la Roma non si discute ma si ama. E la seconda è quella che esistono i tifosi di calcio e poi i tifosi della Roma, detta dal grande capitano Di Bartolomei. 

 

 

 

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