Zorro Fonseca non è riuscito neppure stavolta, a sfatare il tabù che vuole la sua Roma non vincere con le grandi e, alla fine dei 96’ di gioco, la Lazio vince meritatamente con un rotondo 3 a 0 che non ammette repliche.
Partita tattica? Fino ad un certo punto perché i giallorossi hanno perso la bussola subito dopo la rete di Immobile che ha portato in vantaggio la Lazio. Da quel momento in poi, possiamo dire che è calato il sipario.
Difficile poter dare un giudizio su quale giocatore sia stato il migliore: tutt’al più si potrebbe indicare il meno peggio ma ogni tifoso avrà stilato la sua personale graduatoria.
Una Roma balbettante, impaurita, confusa e molto imprecisa si è scontrata con una Lazio in perfetta forma che ha espresso un gioco collaudato e, soprattutto, è apparsa in una condizione atletica molto superiore dei nostri.
Sotto gli occhi dell’avvilito tifoso giallorosso si sono alternati sconfortanti momenti dove la superiorità dei laziali è apparsa anche imbarazzante.
È mancata la fantasia, la precisione, la consapevolezza dei propri mezzi e quella velocità che la Roma ha spesso espresso in questa prima fase di un torneo giunto quasi a metà guado.
Certamente è noto a tutti che una Lazio sconfitta, avrebbe rappresentato per la stessa, anche un mesto addio alla lotta per la Champion e, quindi, era la squadra che rischiava di più.
Per i nostri, una vittoria avrebbe consapevolizzato l’intera serie A che la Roma se la poteva giocare alla grande in uno strano campionato dove tutto è possibile.
Fonseca deve recuperare prima di tutto la sua forza dopo questa batosta che neppure i disperati cambi in corsa hanno saputo ammortizzare, e poi ricostruire mentalmente ogni singolo giocatore giallorosso affinché si possa guadagnare quella energia che occorre per considerare questo derby, come una partita che ci sta anche perdere senza rammarichi.
L’importante è che non sopraggiunga uno scoramento che, oggi più che mai, sarebbe mortale per le ambizioni di una società che deve poter contare sulla partecipazione nell’Europa che conta il prossimo anno per continuare a nutrire quelle speranze che riverbera a tutti i tifosi che amano la Roma senza discuterla.
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