Terminata la stagione calcistica, risulta evidente l’abbassamento dell’interesse da parte di tifosi di varia natura, nell’acquisto del loro quotidiano sportivo preferito.
Cronisti disoccupati e redattori part-time avvertono l’esigenza di dover trovare la notizia da poter pubblicare a caratteri cubitali per rinverdire l’interesse del potenziale lettore. Cosa c’è di meglio se non il calcio mercato per affondare a piene mani, notizie non notizie?
Roma, si sa, è una città passionale e ne fanno qualcosa i vari conduttori di radio locali che con trasmissioni totalmente dedicate al tifo, hanno trovato una ragione di vita e un comodo sistema per guadagnare soldi facili.
Inutile fare i nomi tanto sono noti, ma oltre al fenomeno radio, da non sottovalutare affatto quello della carta stampata e dei siti più frequentati da tifosi in crisi in piena fame di notizie.
I più razionali sanno che un giocatore veramente acquistato lo si saprà solamente quando la società emetterà l’obbligatorio comunicato ufficiale e che il resto, ossia i rumors che contraddistinguono questo periodo di stasi calcistica, il 90% delle volte è da imputare a notizie false, totalmente inventate o appositamente messe in circolo da procuratori interessati a promuovere il loro investimento aumentandone la popolarità.
Insomma, a bocce ferme, se parliamo di AS Roma 1927 e della nuova era Mourinho, è lecito che il tifoso giallorosso sia in attesa di clamorosi colpi di mercato ipotizzando una squadra all’altezza delle aspettative di un tecnico particolarmente vincente.
I nomi che girano come papabili, possono essere delle opportunità ma non sempre rappresentano le reali intenzioni di una società che deve tenere in debito conto l’aspetto finanziario e fiscale di una gestione che non può essere allegra.
I Friedkin, e se ne hanno le prove materiali, hanno abbondantemente aperto il loro portafogli investendo sulla loro creatura e sorprendendo molti, per una indomita discrezione che hanno caratterizzato il loro modus operandi, inclusa la bomba Mourinho. Se prendiamo questo come riferimento, possiamo anche immaginare che acquisti clamorosi non godranno di alcuna fuga di notizie e che noi tifosi dobbiamo solamente pazientare ed avere piena fiducia sia nel tipo di gestione da parte dei proprietari della Roma, che sulla discrezione di Tiago Pinto, nonché sulle indicazioni che un tecnico in cerca di una solida rivincita ha impartito dopo aver ricevuto ampie garanzie circa il suo reale raggio d’azione.
La cosa certa è che per i Friedkin la Roma non è un business acquistato con i soldi di un fondo finanziario solo con l’intento di rivenderlo dopo averlo valorizzato, bensì una vera sfida che intendono vincere a tutti i costi e con un intelligente modo di gestire ogni sfaccettatura ampiamente analizzata prima.
Allora, ci facciamo ammaliare da fasulle sirene continuando ad attendere X Y o Z, oppure facciamo a fidarsi di chi oltre la faccia, ci sta mettendo milioni di euro su questi colori?
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