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La maledizione continua (anche con l’aiuto del VAR)

C’è poco da dire e nulla da recriminare: la Roma stasera, ha sudato le fatidiche sette camicie per portare a casa un risultato positivo senza riuscirci.

La colpa? Ogni romanista che ha visto la partita ha la sua opinione in merito ma, sicuramente, il VAR ha una buona dose di responsabilità. Più che sul calcio di rigore fischiato in netto ritardo e solo sulla segnalazione dalla cabina di regia, decretato per un fallo di Fazio che senza intenzione ha dato un pestone a Calabria, possiamo dire che l’equità nel giudizio da parte del VAR non è stata applicata. Ci si riferisce ad un contatto in piena area di rigore milanista tra Hernandez e Mkhitaryan che è apparso un fallo evidente.

Il Milan, andato in vantaggio con il rigore siglato da Kessie si è visto raggiungere da un più che meritato pareggio ad opera di Veretout che ha rimesso le cose a posto.
Il secondo tempo ha visto una partita aperta con occasioni sprecate da ambo le parti ma poi, non sarebbe la Roma se non commettesse almeno un errore capitale durante i 90’. Stavolta è toccato a Pau Lopez originare, con un rinvio sbagliato, l’occasione da rete che il Milan ha sfruttato cinicamente riportandosi in vantaggio con un bel gol siglato da Rebic che già si era reso pericoloso durante i primi quarantacinque minuti.

Giallorossi all’arrembaggio che tuttavia è stato infruttuoso soprattutto per imperizia dei nostri e per una non decisione presa dagli arbitri del VAR tanto solerti ad avvisare il sig. Guida di Torre Annunziata del fallo di Fazio, quanto silenti nell’evidenziare quello subito dal nostro armeno.

Friedkin certamente poco soddisfatti nel vedere la loro creatura scivolare fuori dalla zona Champion ma il campionato ha ancora un terzo da giocare e tutto è possibile.
Quello che qualche addetto ai lavori dovrebbe dir loro è di non rimanere impassibili di fronte ai soprusi che la squadra subisce ed iniziare a far sentire la loro voce da proprietari che intendono farsi rispettare, presso le sedi opportune.
Prossima sfida con la Viola dove la Roma deve ritrovare la vittoria a tutti i costi. Costi quel che costi.

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