Per favore, adesso non diciamo che se l’arbitro avesse concesso il vantaggio o che se la scelta operata tra chi doveva calciare il rigore fosse stata differente, la Roma avrebbe pareggiato e forse vinto la partita.
Partiamo dal rigorista. C’è poco da dire se non che il primo in ordine di tiro è Jordan Veretout che ha siglato 13 penalty su 13 fino a ieri. Può accadere di tirare un rigore malamente, e questo è quanto accaduto ieri sera contro la Juventus.
Veniamo all’episodio dell’arbitro. Ci dovremmo chiedere se, Abraham anziché mandare la sfera in rete l’avesse indirizzata fuori oppure fosse stata respinta da un difensore bianconero, saremmo o no tutti a reclamare il sacrosanto rigore che l’arbitro non ci avrebbe concesso per seguire con la norma del vantaggio?
Lo so, sono fuori da coro questa mattina ma il mio punto di vista – per quanto border line possa apparire – è quello che la Roma ha giocato non al massimo delle sue possibilità e la Juve è sempre una squadra di mestieranti ad iniziare da quel Giorgio Chiellini che è un vero esperto.
Se devo proprio fare una disanima sui nostri, posso dire che capitan Pellegrini non si è visto affatto, che Tammy non viene quasi mai servito come richiede ma ancora in molti lo considerano lo Dzeko della situazione, che Karsdorp è un libro aperto dal momento che quando gli passano la palla il suo gioco è di rimandarla indietro e che solo quando si trova nella trequarti avversaria prova a scattare…questo tanto per fare luce su quello che io ho visto ieri.
Certo, stiamo parlando di Juve e non certo del Roccacannuccia e ci sta perdere anche dopo averle tentate di tutte ma, è bene leccarsi le proprie ferite a casa e non ad esibirle pubblicamente per avvalorare la tesi che i romanisti sono sempre piagnoni e puzzoni.
Ora c’è l’impegno della Conference e poi ci tocca il Napoli di Spalletti. Due incontri per riprendere a volare in Europa e in Italia.
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