Ora si dirà che è stata una partita senza alcun valore, ma per i 26mila dell’Olimpico e per tutti i tifosi che hanno potuto godere della visione della partita grazie all’AS Roma, l’incontro di ritorno contro i turchi ha rappresentato una vero e proprio giro di boa dove si sono acquisite le sperate certezze.
Ad iniziare da un capitan Pellegrini sontuoso, passando per un regale Rui Patricio che ha dimostrato tutto il suo valore e continuando con tutti coloro che, vestiti di giallorosso, hanno calcato il verde prato sovrastando gli avversari.
E se per Zaniolo, si festeggia il suo ritorno del gol, per il gigante Abraham si deve inanellare un altro palo che ha fermato la sua gioia di segnare la prima rete davanti ai suoi tifosi sempre più aficionados di questo inglese che sembra, per tigna, essere uscito dalla Sud.
C’è da notare il fatto che il tocco di Mourinho si vede eccome a partire dai giocatori che ha fortemente voluto nella sua Roma.
Partita mai messa in discussione e in quelle poche occasioni da rete prodotte dai volenterosi turchi, la nostra difesa ha mostrato senza alcun timore reverenziale i denti da lupi famelici.
Possiamo festeggiare l’entrata nella Conference League a gironi ma, soprattutto, il fatto di vedere finalmente una squadra affamata e completa di quel nerbo che negli ultimi anni, è latitato fortemente.
Non per criticare Fonseca o quanti lo hanno preceduto, ma lo Special One è di tutt’altra caratura.
Domenica sera si gioca a Salerno e non si può non ricordare un altro storico capitano romano e romanista che proprio in questa città ha chiuso drammaticamente la sua vita.
Per chi lo ha conosciuto e visto giocare, Ago resta sempre un punto fermo e troppo ci sarebbe da dire sul trattamento che, ahinoi, la società dell’epoca gli ha riservato.
Tratteremo di Di Bartolomei in un altro momento, continuando a sognare traguardi che appaiono come irraggiungibili mentre Tiago Pinto deve ancora scremare la squadra da pesi morti che, non contenti di quanto hanno causato di negativo alla Roma, continuano ad imporre testardamente il loro modus operandi ricattatorio.
Ma stasera c’è solo il desiderio di festeggiare il tondo 3-0 che ha fatto felici tutti noi giallorossi e molto meno chi è restato sul ramo a gufare.
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