Chi non è abituato al clima rigido di Bologna, probabilmente avrà avuto dei problemi ad attendere il fischio d’inizio al Dall’Ara che la Basilica di San Luca, vede dall’alto in basso.
Ma i tifosi del ‘maciniamo-chilometri’ sono invece abituati a vedere arbitri che, se non sono colpiti da sudditanze psicologiche di varia natura, quanto meno sono dei mediocri e – nei casi più benevoli – possono risultare fuori forma.
Che la Roma sia una vittima predestinata, noi tifosi lo apprendiamo sin da piccoli mentre Mourinho, lo sta imparando partita dopo partita tanto da inviare un poco subliminale messaggio a Zaniolo invitandolo a recarsi all’estero a giocare dal momento che da noi, non solo non viene tutelato come merita essendo un patrimonio del nostro calcio, ma addirittura danneggiato.
Se questo Bologna-Roma è terminato con un golletto a zero per i padroni di casa che hanno capito bene come perdere tempo manifestando colpi apoplettici non appena subivano un lieve fallo dai giallorossi, lo dobbiamo alla seratona di un portiere nulla-di-che, che oggi è stato miracolato dalla sorte. In verità la Roma non ha dominato l’incontro ma il pareggio sarebbe stato quanto meno il minimo sindacale da riportare nella Capitale, ma così non è stato.
Se al Dall’Ara c’era un ariaccia, sabato all’Olimpico le cose non cambieranno molto dal momento che grazie alle ammonizioni rimediate stasera, sia Abraham che Karsdorp salteranno il big match contro l’Inter.
Gli incontri ravvicinati si fanno sentire ad una squadra che non ha molte chance da sfruttare come ricambi e appare ovviamente evidente che la truppa non sempre può correre a mille come si vorrebbe. Colpe stasera non ce ne sono anche se tutti gli arruolati dallo Special One scesi in campo, non sono stati al massimo della condizione. Diciamo che ci si è messa di traverso anche la fortuna e alla Roma, quasi mai dice bene…tutt’altro.
Come sempre è doveroso ringraziare l’AIA per permettere alla nostra squadra di disputare incontri con il massimo della serenità ben sapendo che sarà tutelata com’è giusto ed equo che sia.
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