Tre a zero e mai il risultato è stato messo in discussione grazie ad una Roma determinata, attenta e concentrata per tutta la partita. Tutti i duelli vinti contro i laziali che sin dal secondo minuto dell’incontro si sono trovati sotto di un gol a zero, siglato da Abraham che ha raccolto la respinta del portiere che ha dovuto ribattere un calcio d’angolo diretto in rete spedito con forza da capitan Pellegrini.
Da quel momento in avanti la partita è stata un insegnamento dello Special One lasciando uno sterile possesso palla alla Lazio ma ripartendo sempre pericolosamente con azioni che hanno maturato la seconda segnatura del profeta del gol giallorosso che ha raccolto uno splendido cross di Karsdorp pennellato proprio per superare la difesa biancazzurra.
La terza segnatura è stata una linea che neppure un compasso avrebbe saputo disegnare. Punizione di Pellegrini che ha scansato la barriera per poi girare con un effetto magico, terminando proprio nel sette.
Punteggio che poteva anche essere più tondo se Abraham, forse mosso a compassione, non avesse tirato fuori una sfera in modo incredibile solo davanti al portiere dopo aver raccolto un preciso cross di Cristante.
Si può dire che questo derby non ha avuto storia per via di una squadra che, finalmente, ha messo tutte le sue forze per dare una soddisfazione ai suoi tifosi a Roma, in Italia e nel mondo che volevano avere solo questo risultato per vendicare il derby perso all’andata.
Roma che sale a 51 punti scavalcando al quinto posto proprio la Lazio in attesa che l’Atalanta giochi i suoi recuperi.
Che dire di Abraham fortemente voluto da Mourinho? Sempre più nel cuore dei tifosi anche per la tigna e la romanità che solo dopo pochi mesi di Roma ha saputo far entrare nel suo DNA.
Possiamo affermare che questa settimana, con qualificazione alla Conference acquisita e derby dominato, sia stata all’insegna del giallorosso tanto più che abbiamo Abramo, l’unto dello Special One.
Amen.
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