Potrebbe essere l’incipit di una favola quel “e proprio sul più bello…” ma invece è stata la realtà vissuta dalla Roma contro il Napoli capolista.
E dire che si era arrivati all’ottantesimo con un salomonico zero a zero che, ad una Roma rimaneggiata come quella scesa in campo con i partenopei, andava più che bene. Invece, traditi da un errore di Smalling fino a quel momento ineccepibile, e da un tiro impossibile di Osimeh si è andati sotto di una rete, perduto il quarto posto, superati dalla Lazio e sistemati a sette punti dalla prima e a due dalla zona Champions.
Insomma nulla di peggio ma con tante giustificazioni dal momento che tra giocatori infortunati e quelli entrati in campo non in condizioni, la Roma di ieri è stata quel che è stata.
Saranno soddisfatte le vedove di Spalletti e i detrattori di Mourinho che potranno ben teorizzare su tutte le cazzate che le caratterizzano ma la realtà è ovviamente un’altra e sotto gli occhi di chi ha visto la partita.
Nulla è perduto ovviamente e, come da filosofia dello Special One, occorre andare avanti giornata dopo giornata sperando nei rientri di quei giocatori che fanno la differenza.
Ovviamente anche contro il Napoli sono emerse le criticità risapute che a Trigoria sanno perfettamente ma ricordiamoci che ancora tutto è ancora in gioco.
Sempre confidando nei nostri colori occorre andare avanti e crederci.
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