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E anche contro l’Inter abbiamo perso

La maledizione Fonseca contro le squadre importanti continua. Anche a San Siro la Roma ha marcato visita perdendo l’occasione per togliersi almeno questa soddisfazione.
Il 3-1 finale non rappresenta fedelmente quanto si è visto in campo ma, si sa, ciò che alla fine conta è il risultato con il quale si archivia una partita.

Dispiace constatare che anche in una partita tutto sommato piacevole e senza alcun obbligo di classifica (occhio al Sassuolo, però!) i giallorossi hanno mostrato tutte le loro deficienze in fatto di organizzazione di gioco e sorprende, ma non troppo, che l’unico romanista che può vantare una ottima percentuale di passaggi precisi è il primavera Darboe: elemento coraggioso che mette in campo insegnamenti elementari che ancora non ha dimenticato di applicare.

Impietosa la conta di giocatori che meriterebbero di essere eliminati dall’organico che la prossima stagione sarà agli ordini di Mourinho che, sicuramente, di questa Roma ne farà volentieri a meno.
Si parla di un progetto a medio termine, il che sta a significare che la società (e lo Special One) hanno precauzionalmente messo le mani avanti, del tipo “non vi aspettate vittorie che non possiamo garantire”.

Fatto sta che se Fridkin pagano sette milioncini di euro ad un allenatore vincente sì ma anche in flessione negli ultimi anni, si saranno fatti bene i conti e se desiderano lanciare la loro creatura nell’olimpo internazionale non potranno farlo con i vari Santon, Kumbulla, Fuzato e compagnia cantando.
Si sa che i giocatori in scadenza saranno liberi di trovarsi alternative per proprio conto ma non va scordato il rientro di esuberi dati in prestito a mezza Europa. Da Florenzi a Nzonzi, da Olsen a Under e Kluivert, il buon Tiago Pinto dovrà sudare le proverbiali sette camicie per snellire una pesante rosa che determina un ancor più pesante budget gestionale che deve necessariamente essere significativamente decurtato.
Quello che angoscia noi tifosi però, è lo smacco che continuiamo a subire in qualsiasi latitudine e longitudine e l’attesa del derby che si disputerà sabato prossimo, non si preannuncia affatto serena.
La squadra è quel che è anche al di là della lunga teoria di infortuni che si sono patiti in questa stagione dei rimpianti.

Speriamo solamente che i vari interpreti che scenderanno all’Olimpico per affrontare la Lazio di Lotito, tirino fuori le palle e cerchino almeno di regalare questa soddisfazione ai propri tifosi prima di tirare definitivamente i remi in barca.

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