Domenica scorsa il maltempo che si è abbattuto su Roma, poteva essere un indizio dell’inizio di una giornata tormentata. La partita Roma – Sassuolo ha lasciato dietro di sé una scia di polemiche. Sul campo, protagonista indiscusso in questo senso è stato senz’altro l’arbitro Maresca. Ma le polemiche social sull’arbitraggio e sulla prestazione di alcuni giocatori sono continuate anche il Lunedì seguente. Finito il match, commentando la partita, Lorenzo Pellegrini si è lasciato andare a un duro sfogo sui social.
Tale sfogo era indirizzato a coloro che non si sono solo limitati a commentare la sua prestazione sportiva, ma hanno preso di mira un post Instagram in cui il ragazzo annunciava la seconda gravidanza della moglie. È bastato poco per scatenare una seconda polemica. Il ragazzo ha usato la parola falliti indirizzata a questi tifosi (anche se lui stesso chiederà scusa per questo termine, chiaramente indirizzato solo a coloro che lo hanno insultato).
ROMA- SASSUOLO
Per capire il perché di questa polemica bisogna tornare alla partita di Domenica all’Olimpico. La prestazione di Pellegrini è stata tutto sommata positiva (soprattutto nella ripresa), ma un errore commesso nel primo tempo, ha fatto dimenticare il resto. Prima dell’azione che ha portato al gol di Mkhitaryan, Pellegrini si trovava in attacco, davanti al portiere. Invece di tentare il tiro, ha preferito passare il pallone ad Edin Dzeko. Quell’indecisione è stata vista come una mancanza di freddezza sotto porta, da parte di alcuni sostenitori della Roma. Tali tifosi, dopo il fatto, si sono scatenati sui social con una serie di commenti polemici contro il calciatore. Rivedendo l’azione, si può però notare come oltre il portiere ci siano anche due difensori a coprire la porta e forse a coprire anche la visuale. Per tale motivo, potrebbe essere stata legittima la decisione del calciatore di passare, anziché tentare il tiro.
DIATRIBA TRA TIFOSI
Probabilmente, sia l’azione, che la polemica social scatenata dal giocatore sono solo la punta del iceberg di una diatriba ancora più complessa. Ci si chiede quanto le critiche siano giuste, poiché fatte da persone, che senza dubbio amano il calcio, ma che non sono competenti in materia. Il discorso è complesso. I tifosi guardano la partita e giudicano ciò che vedono. Hanno sicuramnete il diritto di dire cosa pensano di un determinato calciatore, ma forse il giudizio in sé è diverso dalla critica calcistica, dove si giudicano anche aspetti tecnici. Nel caso di Pellegrini, non ci sono state solamente critiche calcistiche (alcune forse, totalmente fuori luogo e sbagliate) ma anche insulti, che hanno intaccato la persona e non il calciatore. Tali commenti probabilmente dovrebbero essere condannati a prescindere dalla tecnica e dal rendimento sul campo.
LA DIFESA DELLA SOCIETA
La società ha dimostrato di stare con il calciatore. Il CEO Guido Fienga all’Ansa, ha commentato cosi la polemica di questi giorni. “Come società siamo vicini a Pellegrini, non solo come calciatore ma anche come uomo: non è da tutti commettere uno sbaglio e ammetterlo subito, come è successo ieri, scusandosi con coloro che potessero essersi sentire offesi”. il CEO ha proseguito poi: “Pellegrini si è scusato, a differenza dei tanti che negli ultimi tempi hanno usato delle parole vergognose nei suoi confronti e nei confronti della sua bella famiglia. Parole che prescindono dalle critiche e dalle valutazioni calcistiche, ma mirano solo a offendere l’uomo. Lorenzo è un patrimonio della Roma e ne siamo orgogliosi”.
Si è parlato in questi giorni di un possibile prolungamento del contratto del giocatore, attraverso il quale si toglierebbe anche la clausola. L’annuncio potrebbe esserci già prima di Natale.
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