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DR. JACKILL & MR. HYDE

Abbracciando Allegri a fine partita, lo Special One ha detto che la Roma ha avuto un gran culo nei primi 45’ arrivando negli spogliatoi con un solo gol da recuperare.

C’è da dire che a neppure 120’’ dal fischio d’inizio, trovarsi allo Stadium contro la Juventus sotto di una rete, è cosa che ucciderebbe anche il più ottimista dei giallorossi.

L’emozione, ed il conseguenziale abbattimento delle sue possibilità tecniche, di Dybala era da mettere in conto, ma non era possibile pensare che anche Matic avrebbe marcato visita risultando poco incisivo e, soprattutto, molto impreciso. Con Cristante e Pellegrini in parte deficitari rispetto alle loro possibilità e con un Karlsdorp che ha esibito in questo incontro una pochezza francamente inaccettabile, ecco disegnato il primo tempo della partita che la Juve stava meritatamente vincendo.

Diciamo subito che la ripresa ha visto un leggero cambio di marcia anche grazie alle sostituzioni, con la Roma che cercava la profondità con più convinzione. Solo una volta raggiunto il pareggio con la prima rete di Abraham in questo campionato, che di testa indirizzava precisamente dentro il sacco raccogliendo un acrobatico assist di Dybala, i giallorossi iniziavano veramente a giocare da squadra rischiando anche di guadagnare una vittoria che li avrebbe condotti a 9 punti e certi di essere primi in classifica anche a discapito di una eventuale vittoria del Napoli.

Che dire? Salomonicamente i due contendenti si sono divisi la posta che non accontenta pienamente nessuno ma che in fondo, evita di creare pericolose crisi di inizio campionato. D’altronde la Juve non è una formazione che non merita alta considerazione anche se sinceramente, risulta essere una squadra comunque superabile e non più lo squadrone di un tempo. Per onestà intellettuale c’è da segnalare le assenze importantissime di Di Maria, Pogba e Barzagli che hanno ridotto di molto, la pericolosità di una squadra che ha teoricamente altre mire di dominio.

Sempre con la stessa onestà va segnalata la significativa assenza di Nicolò Zaniolo, un elemento che oggi sarebbe risultato molto incisivo per via delle sue caratteristiche di potenza e velocità soprattutto nell’uno contro uno.

Quindi, a bocce ferme, uno a uno e palla al centro in attesa di vedere una Roma che prende possesso delle sue potenzialità.

Attendiamo che la telenovela Belotti si concluda entro la settimana in modo da determinare la quadratura di un cerchio molto sollecitato da Mourinho.

Alla prossima.

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