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“Un poco di pace !!!” tuonò Zi Nicola, personaggio interpretato da Ugo D’Alessio nella piece teatrale eduardiana Le voci di dentro.
Il povero vecchio stanco ed esausto, dopo aver condotto una vita di privazioni ed umiliazioni, aveva deciso di non parlare più in quanto l’umanità era sorda e così comunicava con il prossimo attraverso l’uso dei fuochi artificiali.
Un poco di pace e mi permetto di aggiungere normalità è quello che chiediamo disperatamente dopo quanto accaduto nelle ultime ore: non sto qui a riepilogarvi la storia che conoscete a menadito ed i cui aspetti legali, Vi prometto fin da ora, saranno trattati in modo esaustivo allorquando sarà discusso il ricorso che la società ha già preannunciato di depositare avverso il provvedimento assunto dal Giudice Sportivo nella giornata di ieri.
Nelle ultime quarantotto ore è partita la caccia al colpevole: sarà stato Morgan De Sanctis che ha già sporto in proposito tutte le querele del caso avverso gli immancabili diffamatori oppure Pantaleo Longo, segretario generale che avrebbe (il condizionale è d’obbligo atteso che nessuna comunicazione dai piani alta è pervenuta) rassegnato le dimissioni e sarebbe in odore di trasferimento proprio al Verona che ha tratto beneficio del macroscopico errore commesso?
Allo stato attuale le informazioni di cui disponiamo non ci consentono di puntare il dito contro nessuno: non disponiamo di prove tangibili al riguardo ed in ogni caso seppure avessimo tra le mani anche un solo straccio di indizio concreto sarebbe nostro dovere trasmettere il tutto agli organi di giustizia sportiva.
Esiste certamente la persona che ha compilato la lista e si è resa responsabile della svista clamorosa ma non conosciamo il suo nome ed in ogni caso non compete a noi provvedere ad irrogare la sanzione sia essa di carattere sportivo che di carattere disciplinare ma solo ed esclusivamente agli organi deputati nel primo caso ed alla proprietà nel secondo.
L’inutile caccia al colpevole non ci restituirà il punto provvisoriamente perso, non ripristinerà il grave danno all’immagine sofferto dalla Associazione sportiva Roma a seguito della triste e penosa vicenda ed aggiungo non ci restituirà nemmeno quel pizzico di serenità che abbiamo perso negli ultimi giorni.
Cosa fare quindi?
Personalmente ritengo sia il caso di far calare, almeno per il momento, il sipario sulla storia più irraccontabile degli ultimi anni: non vedo alternative ed anzi credo sia l’unica strada percorribile se non vogliamo prendere parte anche noi alla giostra indecente delle accuse sparate nel mucchio tanto per alzare un po’ di polvere e dimostrare al mondo intero che esistiamo anche noi.
Ci rifiutiamo quindi di prender parte al plotone di esecuzione ed affidiamo volentieri a chi di dovere il compito di giudicare, indagare e, se del caso sanzionare perché non è da persone civili accusare senza sapere, giudicare senza conoscere, parlare di un argomento senza disporre delle necessarie cognizioni.
Faremo storcere il naso a qualcuno ma siamo convintamente fieri del nostro modus operandi e se quel qualcuno ci dimostrerà, dati alla mano, che abbiamo avuto torto saremo pronti a fare un passo indietro perché questa non è una gara e non si vincono premi.
Guardiamo avanti quindi e facciamolo senza voltarci indietro, guardiamo agli ultimi dieci giorni di mercato, alle inevitabili novità che il nuovo corso è destinato a portarci, alla partita con la Juventus, al fatto che il nostro Edin Dzeko tornerà di nuovo in campo con la fascia di capitano e siamo certi metterà ancora una volta a servizio della squadra il suo enorme bagaglio di professionalità e serietà.
Andiamo avanti e facciamolo anche per noi stessi perché un giorno si possa dire, guardandoci allo specchio, che abbiamo la coscienza a posto in quanto abbiamo scritto e raccontato solo di cose che conoscevamo e che non ci siamo inventati niente per attirare le attenzioni di chi magari non ci leggeva.
Guardiamo avanti, infine, perché siamo la Roma e la Roma, come diceva il presidente Viola, non piange mai.
Mi sia consentito un ringraziamento a coloro che hanno creduto e continuano a credere nello sciagurato che ha scritto queste poche ma sentite righe e che gli consentono di pubblicare tutti i suoi scritti senza mai tagliare anche una sola virgola ed un caro saluto di benvenuto a nuovi arrivati che, sono certo, arricchiranno la squadra di Noi e la Roma.
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