Ci ha vinto un triplete avendo come casa, lo stadio Meazza di San Siro eppure per questo incontro – data la giornata di squalifica che gli è stata comminata – Josè Mourinho ha preferito vedere Inter-Roma solo e all’interno del pullman della società, pur tenendo un ovvio fil-rouge con il suo secondo oggi in panchina.
Roma che rientra nella Capitale con una prestigiosa vittoria. Prestigiosa sia perché ha maturato tre punti in trasferta sia perché contro l’Inter, squadra che in molti hanno dichiarato come papabile vincitrice del prossimo tricolore.
Soprattutto la partita è risultata prestigiosa in quanto i giallorossi hanno recuperato uno svantaggio che avrebbe potuto condizionare negativamente la prestazione e questo è un segnale decisamente positivo a proposito di una mentalità che lentamente, sta acquisendo delle certezze.
Parlare dei singoli sarebbe ingiusto in quanto è stata tutta la squadra a mettere tutto ciò che era nelle sue possibilità ma certamente due segni di evidenziatore marcano i nomi di Dybala, autore della rete del pareggio e di Smalling, ossia del responsabile del raddoppio romanista.
Si potrebbero fare molte supposizioni tecniche a proposito di una formazione inizialmente inattesa che ha sorpreso un po’ tutti quanti ma, alla fine, lo Special One ha saputo organizzare un incontro che ha tolto alla squadra neroazzurra le sue potenzialità, imbrigliandola in un gioco a lei poco consono.
Dopo un paio di giorni di meritato riposo, l’appuntamento per tutti a Trigoria è per martedì per preparare la partita di coppa che disputeremo giovedì.
Un plauso anche alla versione femminile della Roma che ha guadagnato l’accesso alla Champion League.
Piano piano ci toglieremo le soddisfazione che i tifosi romanisti meritano di avere, ricordandosi che Roma non si è fatta in un solo giorno.
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