Scrivi Bayern Monaco e pensi subito alla squadra che ha vinto, con merito, l’ultima Champions League.
Pensi ad un modello di gestione di una società con zero debiti, che vince da anni e anni, senza andare a caricare il bilancio, valorizzando i calciatori che ha in rosa ed andando a pescare i nuovi innesti, senza fare troppe follie.
È chiaro che, con l’arrivo della nuova società nella capitale, in molti hanno iniziato a strizzare l’occhio alla società bavarese, prendendola come esempio virtuoso da seguire.
Bayern vuol dire vittorie, senza sofferenza di bilancio e senza indebitamento finanziario. Esattamente il contrario di quello che, purtroppo, ha rappresentato la Roma nella gestione di Pallotta e soci, ma non solo.
È possibile importare questo modello da noi?
Per rispondere a questa domanda, basta prendere i dati del ventitreesimo rapporto Deloitte Fottball Money League (fonte https://www2.deloitte.com/content/dam/Deloitte/uk/Documents/sports-business-group/deloitte-uk-deloitte-football-money-league-2020.pdf).
Nelle figure che seguono, sono riportate rispettivamente le sintesi di Bayern Monaco e Roma.
Al di là del posto in classifica (quarto il Bayern, sedicesima la Roma), e del fatturato (660 milioni il Bayern, 231 milioni la Roma), il dato più impressionante riguarda la suddivisione degli introiti.
La società tedesca, ha il 54% degli introiti che derivano da sponsorizzazioni. Per l’esattezza, si tratta di 356,5 milioni.
IL 32% degli introiti provengono invece da diritti TV (211,2 milioni) e solamente il 14%, 92,4 milioni, dalle gare.
La Roma invece ha il 62% degli introiti, pari a 144,4 milioni, che derivano da diritti TV; il 24% proviene da sponsorizzazioni (54,7 milioni) ed il 14% dalle gare (31,8 milioni).
Come si può vedere, quindi, il Bayern Monaco basa più della metà dei suoi introiti da ricavi commerciali, che sono indipendenti dai risultati sportivi (che, tra l’altro, arrivano puntualmente ogni anno).
La Roma invece ha più del 60% dei ricavi che arrivano dal Broadcast. È quindi fondamentale per i giallorossi che ogni anno si possa partecipare a competizioni che esaltino tale aspetto (per esempio, la Champions League).
Il Bayern ha, allo stato attuale, 6 volte e mezzo i ricavi commerciali della Roma e quasi 3 volte il suo fatturato.
Parliamo quindi di numeri non minimante avvicinabili, nemmeno nel medio lungo termine.
Per comprendere meglio tale aspetto, andiamo ad analizzare quello su cui si basa la potenzialità commerciale di un club, vale a dire la popolarità.
Nonostante le ironie che si facevano sull’ottimo lavoro svolto dalla gestione Pallotta in termini di sviluppo del marchio Roma, questo è realmente un aspetto basilare per ottenere sponsorizzazioni di un certo livello.
Nelle figure che seguono, analizziamo la popolarità social delle due società.
Bayern Monaco
Roma
Il Bayern ha, rispetto alla Roma:
- più di 5 volte i likes sulla pagina Facebook;
- 6,5 volte i followers sulla pagina Instagram;
- 2,5 volte i followers sulla pagina Twitter;
- 4,3 volte gli iscritti sul canale Youtube;
- Quasi 2 volte la media degli spettatori allo stadio.
Guardiamo, infine, nelle immagini successive, gli andamenti dei ricavi delle due squadre.
Bayern
Roma
Come si può notare, da un lato (Bayern) si ha un andamento crescente e superiore alla media; dall’altro (Roma) invece, un andamento altalenante, dipendente troppo dai risultati sportivi e nettamente al di sotto della media dei top.
Il modello Bayern, seppur economicamente virtuoso e vincente, non può oggettivamente essere un’aspirazione della Roma dei Friedkin, a meno di miracoli realmente difficili da realizzare in tempi brevi.
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