Press "Enter" to skip to content

Roma- Juventus 4-2

Presentazione della gara

Domenica 1° novembre 2020, al campo intitolato ad Agostino Di Bartolomei, all’interno del centro Sportivo della AS Roma a Trigoria, alle ore 10,00 si sono affrontate le compagini Primavera di Roma e Juventus.

Roma che arrivava da 5 vittorie, con 18 gol realizzati e solo 6 subiti. Juventus da un lungo periodo di inattività. Roma che ha stupito per il modo con il quale ha annichilito l’Atalanta, Campione d’Italia in carica, e la Lazio, battendole entrambe per 4-0.

Quest’anno, come già sottolineato nei miei ultimi due articoli relativi alle vittorie sopra citate, la squadra allenata da Alberto De Rossi ha un potenziale offensivo di eccellente fattura.

I giallorossi fanno dell’aggressività e del pressing offensivo alto la loro arma principe.

Questo si deve soprattutto al pacchetto offensivo di prim’ordine a livello italiano ed europeo composto da Tall, Providence, Ciervo e Podgoreanu, oltre a Zalewski.

In evidenza, Tall, il centravanti senegalese che ha fin qui mostrato grandi doti realizzative.

L’ala francese Providence che è riuscito a mostrare le doti di imprendibilità ammirate nel PSG, da cui proviene.

Il prodotto del vivaio Ciervo, ala e centravanti, un vero jolly offensivo che ha mostrato delle indubbie capacità di corsa, dribbling e realizzative.

La sorpresa Podgoreanu ala israeliana dal cross perfetto e dalle grandi doti atletiche, non utilizzato in questa gara perché inserito nelle liste della prima squadra da Paulo Fonseca.

Infine, Zalewski, regista/trequartista italo polacco, che possiede una importante visione di gioco e dalle grandi capacità balistiche.

La Roma di quest’anno gioca a tre in difesa, con il pacchetto difensivo composto dal senegalese Ndiaye, dallo spagnolo Vicario e dallo sloveno Feratovic. Un centrocampo a rombo con Tripi, il capitano e unico romano, vertice basso, il ghanese Darboe e il prodotto del vivaio Milanese esterni di centrocampo, e il già citato Zalewski vertice alto.

Le chiavi della porta sono affidate ad un ragazzo di grandi prospettive Pietro Boer, che fino all’arrivo di Farelli era il terzo portiere della squadra di Fonseca.

Molti di questi ragazzi sono state delle intuizioni di Morgan De Sanctis e degli altri dirigenti che gestiscono il settore giovanile, che hanno attinto dal mercato internazionale per comporre la rosa da mettere a disposizione di Alberto De Rossi, come nei casi di Providence, Darboe, Feratovic, Vicario e Podgoreanu.

L’impressione e l’approccio della squadra di De Rossi è molto aggressivo. Cerca subito di sorprendere l’avversario con un forcing iniziale, facendo una pressione alta a partire dalla trequarti, mettendo spesso in difficoltà il pacchetto arretrato avversario.

La cronaca della partita – Primo Tempo

Proprio per questa propensione offensiva, il tecnico juventino Andrea Bonatti decide di schierare la sua squadra a specchio, sperimentando la difesa a tre.

Il pressing iniziale della Roma è il suo biglietto da visita, e così è stato anche in questo caso.

La Roma inizia subito forte.

Due minuti trascorsi e Roma subito pericolosa con il cross dalla destra di Ciervo (schierato come ala destra al posto di Podgoreanu) ma Providence non riesce a realizzare.

Al quinto altra occasione giallorossa. Milanese riceve la sfera da Providence e calcia dai 25 metri, con la palla che sfiora la traversa della porta di Senko.

Fa capolino la Juventus. Da Graca strozza una conclusione che poteva essere gestita al meglio.

Finalmente all’ottavo la Roma trova il vantaggio. Passaggio filtrante di Zalewski verso Tall, batti e ribatti al limite dell’area, il senegalese trova una giocata elegante e con il tacco serve Ciervo. L’esterno realizza di destro la rete dell’1-0, bissando il gol nel derby di una settimana fa.

Si riaffaccia la Juventus con Mulazzi che fionda un sinistro potente dal vertice dell’area di rigore, ma Boer mostra la sua prontezza di riflessi, che permette a Vicario di rilanciare.

Passa solo un minuto. All’11esimo la Roma raddoppia, Tall intercetta un giro palla della difesa juventina, palla a Zalewski che serve in profondità Darboe che davanti a Senko non sbaglia, sempre con il destro.

Due dribbling di Providence in area bloccati dalla difesa juventina, che fanno cadere il francese. L’arbitro non ritiene tuttavia che ci siano delle irregolarità.

Ancora Roma. La Roma vicina al 3-0. Ciervo sguscia da destra ed effettua un cross per Tall, che di testa mette di poco alto.

Altra occasione della Roma. Milanese lancia in profondità verso Ciervo, che tira ancora un destro potente. Stavolta la conclusione è deviata in angolo da Senko.

Dopo un minuto, al 18esimo, la Juventus accorcia le distanze.

Da Graca fa un uno-due in area di rigore con Cerri, e trafigge Boer con un sinistro imparabile.

23esimo minuto e la Juventus è ancora pericolosa con Da Graca destro violento, salva ancora Boer, con una risposta incredibile.

Passano due minuti e la Juventus vicina al pareggio. Da un cross in area di rigore per Da Graca, respinta di Boer d’istinto. Cerri rapidissimo si avventa sul pallone e il suo tiro viene respinto sulla linea da Ndiaye.

Ribaltamento di fronte, la Roma arriva nei pressi dell’area di rigore e Milanese con un destro potente sfiora l’incrocio dei pali.

Primo tempo dai ritmi altissimi.

Al 29esimo ancora Roma, che con Tall, in un’azione avvolgente, servito da Milanese, tira altissimo.

Passano appena quattro minuti e da un cross di Ciervo, Zalewski arriva di testa a colpire debolmente, occasione smorzata tra le mani di Senko.

Al 34’ la Roma cala il tris. Ciervo serve Milanese che con il destro a incrociare batte Senko. Anche Milanese bissa, dopo il gol nel derby.

La Roma ci crede e al 40’ fa poker. Azione che parte ancora da Ciervo, che insiste sulla destra, e serve Zalewski che caparbiamente vince numerosi rimpalli fino a battere Senko per la quarta volta. Ed è 4-1.

Roma mai doma. Al 43’ ancora Milanese calcia alto da una buona posizione, servito splendidamente da Zalewski. Azione che conclude la prima frazione di gioco.

La regia intanto inquadra gli ‘spettatori’ che attendono il riscaldamento e la rifinitura della loro partita. Si tratta dei ‘più grandi’ che seguono il match dietro la rete protettiva del campo: Dzeko, Borja Majoral, Pellegrini e Pau Lopez.

La cronaca della partita – Secondo Tempo

Il secondo tempo inizia bene per la Juventus con un approccio più combattivo. Andrea Bonatti torna alla difesa a 4 e passa al suo classico 4-3-3.

Il nuovo assetto trova impreparata la Roma inizialmente, tanto che al 49’ Boer deve effettuare una doppia super parata su Da Graca e Soule.

Zalewski è un fantasista con molto talento, ma a volte risulta poco lucido e spesso rimedia dei cartellini gialli gratuiti che ne mostrano il punto debole a livello caratteriale, ancora da migliorare.

La pressione juventina è premiata al 53’. Punizione calciata splendidamente da Soule per la quale nulla può Boer. Siamo sul 4-2.

Passano due minuti. Altra punizione dal limite, stessa posizione, ma stavolta Soule calcia sul palo dove è posizionato Boer.

De Rossi, consapevole del possesso palla e della pressione che la Juventus sta esercitando, cambia modulo e passa alla difesa a quattro, schierando la sua squadra in modo speculare alla formazione di Bonatti.

Il tecnico giallorosso inserisce Buttaro per Ciervo, Cassano per Zalewski e Chierico per Darboe.

Il figlio d’arte imprime una visione diversa alla partita. Giocatore flemmatico ma al tempo stesso incisivo negli interventi, crea una buona occasione al 69’ servendo Tall che temporeggia troppo, per servire ancora Chierico, ma il tutto è intercettato dalla difesa bianconera.

Il nuovo assetto della compagine di De Rossi diventa un 4-2-3-1 che non soffre più le sortite della Juventus.

Calano i ritmi e le squadre stanche si allungano ulteriormente. Si registra un’occasione per la Juventus con De Winter che cerca la conclusione in porta lestamente bloccata da Ndiaye con il corpo. Al 85’ la Roma vicina al 5-2. Providence scappa in contropiede, guarda al centro e serve Chierico, che dal limite dell’area calcia con il sinistro. Palla fuori di pochissimo.

All’88’ entra Bove, al rientro dall’infortunio al piede e Voelkerling, per Milanese e Tall, rispettivamente. Il giovane svedese ha 17 anni, ma mostra le stesse movenze di Dzeko. Si evidenziano delle lacune nella tecnica e in alcune situazioni tattiche, ma vista la giovane età credo che sia un prospetto su cui si possa lavorare per poter ‘crearsi in casa’ quel centravanti di manovra tanto utile nel gioco moderno.

Conclusioni

Finisce con la Roma alla sesta vittoria consecutiva, 22 reti realizzate e 8 subite, punteggio pieno (18 punti) e soprattutto in testa alla classifica.

Una squadra divertente che crea molto in fase offensiva e che in questa occasione ha mostrato anche un’ottima fase difensiva.

Se fossimo nell’Eredivisie molti di questi ragazzi avrebbero già molte presenze nella squadra dei grandi. In Italia, si vuole far maturare il giovane in modo diverso, cercando di trovargli una collocazione in Lega Pro, e poi in Serie B o all’estero nelle serie inferiori. Questo metodo, secondo il mio modestissimo parere, è stato la causa della perdita di molti talenti che avrebbero potuto sbocciare già in prima squadra.

Speriamo che con la nuova proprietà lo stile Ajax, possa divenire una tendenza da seguire e da imitare.

Tabellino della gara

Roma-Juventus 4-2 (8′ Ciervo, 11′ Darboe, 18′ Da Graca, 34′ Milanese, 40′ Zalewski, 53 Soule)

Note. Ammoniti: 50′ Zalewski.

Roma (3-4-3): Boer; Ndiaye, Vicario, Feratovic; Darboe (67′ Chierico), Tripi, Zalewski (67′ Cassano), Milanese (87′ Bove); Ciervo (56′ Buttaro), Tall (87′ Voelkerling), Providence.

All.: Alberto De Rossi

Juventus (3-5-2): Senko; Riccio, De Winter, Nzouango; Mulazzi, Barrenechea (67′ Ledonne), Soule (83′ Iling), Pisapia, Ntenda (83′ Cotter); Cerri (67′ Bonetti), Da Graca.

All.: Andrea Bonatti.

Arbitro: Marco Ricci di Firenze

Assistenti: Santi – Garzelli.

Comments are closed.