Un’impresa nel derby a Formello
Sabato 24 ottobre a Formello è andato in scena il derby Primavera.
I ragazzi di De Rossi, dopo il poker rifilato all’Atalanta nel precedente turno, si sono imposti con il medesimo punteggio.
Un derby stravinto, che ha messo in luce il grandissimo potenziale offensivo giallorosso e la tenuta difensiva fragile dei biancocelesti.
Questa gara è stata la prima delle sole due partite (l’altra è stata Genoa – Bologna) che si sono disputate in questa giornata.
Infatti, a causa delle nuove restrizioni riportate nell’ultimo DPCM, tutte le altre gare sono state rinviate alla fine del mese di novembre.
L’egemonia della gara, così come il risultato, non sono mai stati in discussione.
La Roma Primavera di quest’anno possiede un potenziale offensivo di livello e spesso non realizza le innumerevoli occasioni da rete create.
La supremazia dei giallorossi è stata netta e ciò ha permesso di portarsi a punteggio pieno dopo i 5 turni disputati. Roma in testa alla classifica meritatamente con 17 reti segnate e 6 subite, mentre una giornata da dimenticare per i biancocelesti di Menichini, mai entrati in partita.
Cronaca del primo tempo
La cronaca della gara riflette il dominio giallorosso. Primo tempo a senso unico. Roma che domina la prima frazione di gioco con un importante possesso palla. I ragazzi di De Rossi tengono il baricentro della squadra molto alto controllando l’unica insidia biancoceleste: Raul Moro.
I giallorossi si affacciano in area biancoceleste già nei primi minuti.
Prima occasione creata da Darboe, che trova Furlanetto pronto a respingere il tiro del mediano guineano. La Roma incrementa il ritmo del gioco e la spinta offensiva, con diverse incursioni degli esterni, dietro la sapiente regia di Zalewski.
La rete del vantaggio arriva al 21’ grazie ad una iniziativa solitaria dell’ex PSG Providence.
Il francese, dopo uno scambio con Zalewski, entra in area di rigore, dribbling secco su Franco, e realizza con un piatto destro che spiazza Furlanetto. Arriva quindi il primo gol in campionato per il talento, ex pupillo di Thiago Motta.
Il dominio dei giallorossi è evidente, ma si vede una squadra che ancora manca di cinicità sotto porta. Tante le occasioni sprecate dai ragazzi di De Rossi. Tiro di Darboe deviato da Franco, a cui segue una delle poche occasioni biancocelesti. Tiro dalla lunga distanza di Czyz respinto da Boer (nuovamente in primavera, dopo la parentesi come terzo portiere della prima squadra).
Raul Moro ha cercato di rendersi pericoloso con ottimi tagli e corsa, tanta corsa, ma il diciasettenne ex Barcellona ha dovuto contrastare da solo contro l’inter difesa giallorossa, anche i questa occasione schierata a tre. Le occasioni sprecate dei giallorossi?
Nel giro di pochi minuti prima Darboe, poi Milanese, ancora Zalewski, e infine Podgoreanu non riescono a segnare il meritato raddoppio.
Cronaca del secondo tempo
Il secondo tempo, mostra una Lazio più viva. Un fuoco di paglia che dura solo 7 minuti.
La Roma, travolgente in fase offensiva, trova finalmente il raddoppio.
Providence corre lungo la fascia, entra in area di rigore, e serve Milanese che deve appoggiare in modo semplice in porta.
Secondo squillo che sveglia la squadra di Menichini, che cambia approccio al suo 11 iniziale, in cui si nota una gara all’apparenza più equilibrata.
Tall, dopo uno scontro di gioco rimane a terra dolorante, tenta per ben due volte il recupero. Niente da fare. Arriva il primo cambio per Alberto De Rossi al 68’, che inserisce Ciervo, mentre Tall esce dal campo tra le lacrime. Il Capitano Filippo Tripi, l’unico romano in squadra, chiude la partita al 72’ con un destro dalla grande distanza. Continua il dominio dei giallorossi sia dal punto di vista tecnico che tattico. Dominio coronato da Ciervo che firma il poker giallorosso al 75’, con un destro a giro di pregevolissima fattura. Finisce la gara con il solo rammarico dei due bomber Zalewski e Moro (i più attesi alla vigilia), che non riescono a rimpinguare il loro bottino.
Approccio sbagliato, ma un esordio
I biancocelesti sono rimasti frastornati dal primo tempo della Roma arrembante. La Lazio ha sempre tenuto il baricentro basso, offrendo il fianco alle percussioni offensive giallorosse, ed è stata priva di idee nella creazione di occasioni da rete.
La ripresa ha visto più equilibrio, ma la qualità superiore dei giallorossi ha fatto la differenza.
Unica consolazione per la squadra di Menichini è stato l’esordio di Mattia Peruzzi. Diciotto anni compiuti a luglio, portiere subentrato al posto di Furlanetto, con un cognome pesante, soprattutto se fai il portiere.
Una Roma Primavera che inizia la stagione nel migliore dei modi. Una giovane Roma che è tanto apprezzata dalla dirigenza e dai Friedkin.
Tabellino della gara:
LAZIO (4-3-3): Furlanetto (87′ Peruzzi); Novella, Franco (77′ Pica), Adeagbo, Ndrecka; Shehu (77′ Mancini), A. Marino (C), Czyz; Cerbara (46′ Bertini), Castigliani, Moro.
A disposizione: Zappala, Migliorati, T. Marino, Nasri, Cesaroni, Marinacci, Tare, Campagna.
Allenatore: Leonardo Menichini.
ROMA (3-4-2-1): Boer; Ndiaye, Vicario, Feratovic (77′ Buttaro); Podgoreanu (84′ Tomassini), Darboe, Tripi (C), Providence; Zalewski (84′ Chierico), Milanese; Tall (69′ Ciervo).
A disposizione: Mastrantonio, Megyeri, Morichelli, Astrologo, Muteba, Bamba, Cassano, Evangelisti.
Allenatore: Alberto De Rossi
Marcatori: Providence 21′, Milanese 52′, Tripi 72′, Ciervo 75′
Ammoniti: Zalewski 58′, Feratovic 66′. Nessun Espulso.
Arbitro: Luigi Carella di Bari.
Assistente 1: Antonio Severino di Campobasso.
Assistente 2: Marco Carrelli di Campobasso.
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