Profili: Gonzalo Villar
Biografia
Gonzalo Villar del Fraille è nato a Murcia il 23 Marzo del 1998. Come calciatore cresce nelle giovanili dell’Elche.
Esordisce nella terza serie spagnola ‘Secunda Division B’ dell’Elche, la nostra Lega Pro, all’età di sedici anni (4 Gennaio 2015).
Villar arriva a collezionare nella stagione 2015/16 tre presenze.
Passano appena 6 mesi ed il Valencia decide di investire 175mila euro sul ragazzo.
Tesseramento avvenuto il 28 Agosto del 2015.
Nella stagione 2017/18 viene aggregato al Valencia Mestalla, la seconda squadra del Valencia.
Gonzalo riesce a conquistarsi subito un posto da titolare con la seconda squadra, arrivando a essere considerato importante, con le sue 32 presenze e 3 reti.
In questa fase risulta fondamentale, per la sua crescita, il lavoro del tecnico Lubo Penev.
L’estate del 2018 segna il suo ritorno a casa. L’Elche decide di riacquistarlo per 200mila euro.
Viene tesserato il 9 Luglio 2018, per la squadra principale in Segunda Division, esordendo il 18 agosto contro il Granada.
Da quel momento in poi, diventa un ‘quasi titolare’, nonostante l’età, collezionando 34 presenze e una rete realizzata.
È stato convocato più volte dalla nazionale Under 21, vantando 3 presenze.
Il 30 gennaio 2020 viene ufficializzato il suo trasferimento alla Roma a titolo definitivo. Costo dell’operazione: 4 milioni di euro più un milione di bonus.
Appena due giorni dopo esordisce nel campionato di Serie A subentrando a Veretout nella gara contro il Sassuolo.
Caratteristiche
Gonzalo Villar è alto 181 cm per 73 Kg di peso, piede destro il suo preferito. Può definirsi un centrocampista centrale, che può essere impiegato anche da trequartista. Sono ricorrenti i suoi movimenti in verticale anche se predilige giocare il pallone in movimento piuttosto che da fermo. La qualità del passaggio è ottima e si contraddistingue per la fase di recupero palla e per la sua personalità, evidente nonostante i soli 21 anni.
Villar è pertanto un centrocampista centrale dalle caratteristiche prettamente offensive, motivo per il quale è stato schierato anche come trequartista, e molto più raramente come esterno destro di centrocampo.
Nelle gare dell’Elche e nelle, finora, poche gare della Roma in cui è stato schierato titolare o subentrato, ha mostrato di essere un calciatore rapido, intelligente nello stretto, con buona qualità nel palleggio e un buon tiro dalla distanza.
Posso sbilanciarmi nel dire che è un buon metronomo in mezzo al campo, sempre che venga affiancato da compagni fisici.
Tutto da scoprire il ruolo che Fonseca ha pensato per lui, anche se credo che serva molto di più nella batteria dei trequartisti, nella fase di stanca della gara, o nel subentro ai centrocampisti centrali nella gestione della palla.
Fasi della sua carriera
Nella parentesi del Valencia, Villar ha disputato numerose presenze nelle squadre nazionali giovanili e nella squadra riserve. Nonostante il numero di presenze Villar non riusciva ad esordire in Liga.
Solamente al suo ritorno all’Elche, arrivò l’esplosione.
Prima si ritagliò un posto da titolare, ma un problema al menisco lo tenne fuori per tre mesi. Nella seconda stagione all’Elche, Josè Rojo Martìn, noto come “Pacheta”, il suo allenatore, lo rilanciò in prima squadra, e grazie anche all’assenza di problemi fisici raccolse i frutti del lavoro fin lì svolto.
Villar, così, divenne un intoccabile dell’Elche, squadra che di solito si posiziona a metà classifica nella Segunda Division spagnola.
Tutti gli osservatori, nazionali e fuori dalla penisola iberica, si accorsero del talento di Villar. Il giovane murciano venne premiato dalla prima convocazione in Nazionale Under 21, con la quale ha disputato 4 partite tra amichevoli e gare ufficiali.
In Spagna, Villar ha sempre giocato in una mediana a due, mostrando eleganza e tecnica, pregiate per la giovane età.
Dribbling e tiro dalla distanza sono delle doti che porta in dono, sottolineando il neo delle poche realizzazioni (solo due goal con l’Elche e due con il Valencia in Segunda Division).
Seppur Villar risulta un calciatore poco confidente con la porta avversaria, mostra ottime doti negli inserimenti. Buon assist-man, grazie alla sua visione di gioco che gli permette di trovare sempre i compagni.
Ha come obiettivo quello di diventare un centrocampista a tutto campo, dovendo rifinire l’irruenza e aumentare il tono muscolare.
Il murciano sa usare indifferentemente sia il destro che il sinistro, ed è stato impiegato anche come vertice basso del centrocampo, che sembra essere il suo ruolo più congeniale.
Personalità
In una recente intervista rilasciata a RomaTV e SKY, al termine del match contro il Frosinone, Gonzalo Villar ribadisce di voler giocare di più e di cercare di mettere in difficoltà il tecnico per le scelte di centrocampo.
Ha asserito che non importa dove dovrà giocare (scherzando ha dichiarato ‘anche in porta’), tuttavia, si evince che predilige il centrocampo, lasciandosi scappare l’affermazione ‘posso giocare anche con la numero 10’. Finisce l’intervista in cui si fa riferimento all’infortunio subito da Niccolò Zaniolo in Nazionale, e Gonzalo mostra il suo aspetto umano e di attaccamento al gruppo. Dice Gonzalo, riferendosi a Zaniolo: “Ci ho parlato subito dopo aver letto la notizia. Ti voglio bene Nico e ti aspetto qui con noi”.
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