E non c’è verso di cambiare la stagione della Roma quest’anno. Como-Roma si è rivelata una, ahinoi, cartina al tornasole che ha riconfermato tutte le difficoltà emerse sin dall’inizio della stagione.
Giocatori avvizziti, milionaria campagna acquisti totalmente sbagliata, presunzione da parte di tutti, umiltà zero, carattere fragile e via dicendo.
Allo stadio lariano i giallorossi hanno fatto veramente capire anche al tifoso più ottimista la ragione per la quale si trovano a 16 punti dopo 16 partite e ai margini della zona retrocessione nonostante i nomi che fanno parte dell’organico della disorientata truppa ora ai comandi di Claudio Ranieri.
Ovviamente tutti noi ci aspettavamo che il ciclo positivo continuasse senza se e senza ma, però non è stato così e ci siamo ritrovati ad assistere ad un incontro inconcludente il primo tempo e decisamente lacerante nella ripresa.
Tanto lacerante da far incazzare Svilar, l’unico a guadagnare la sufficienza nonostante le due reti subite dalla squadra di Fabregas che ha svolto il suo lavoro con determinazione e in modo ordinato.
Si preannuncia una inevitabile rivoluzione a gennaio all’apertura della campagna acquisti e un deciso sfoltimento di giocatori che si considerano inamovibili e che, differentemente, dovranno alzare il culo dalle comode panche di Trigoria.
Il toto nomi ci racconta di una mezza epurazione argentina con le partenze di un Dybala e un Paredes mai veramente incisivi quest’anno. A questi potrebbero seguire i famosi senatori come Cristante, Mancini e Pellegrini ai quali si aggiungerebbero – ceduti definitivamente o in prestito- elementi come Le Fee, Hermoso, Zawleski e Saud.
Cosa possa esserci di vero non si sa e ogni ipotesi teorizzata dovrà poi confrontarsi con l’effettiva realizzazione della stessa, ricordandosi di quanto percepiscono di stipendio questi giocatori e come sono valutati all’interno della società.
Certo che in pochi hanno davvero afferrato il fatto che con questa squadra, mantenendo lo stesso atteggiamento, lo spettro della serie cadetta è un fantasma da non considerare più così remoto e poco può fare Ranieri che, almeno nei fatti visti a Como, ci ha anche messo del suo compilando una formazione iniziale abbastanza curiosa.
Daje!
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