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TRE PUNTI NEL CAOS PERDENDO LA DEA ATENA

La Roma conquista i suoi primi tre punti nel clima di una preannunciata contestazione da parte della Sud e parte dello stadio.

L’affaire De Rossi non é proprio andato giù a nessuno e gli insufficienti risultati acquisiti nelle prime giornate di Campionato hanno esasperato la tifoseria, stanca di essere presa in giro da una proprietà che scientemente ha puntato sulla CEO Lina Souloukou perché manager ricca di amicizie e di agganci nei palazzi che contano. La severa divinità greca ha usato la mano forte quando si è trattato di tagliare teste (e non solo quelle pensanti) nel nome di una razionalizzazione delle spese di gestione di un giocattolo dove in molti ci hanno mangiato sopra.

L’errore della CEO è stato quello di narrare alla lontana proprietà, una storia molto diversa dalla realtà tanto che difficilmente, alla fine del suo mandato tra sette mesi, questo sarebbe stato rinnovato dai Friedkin con i quali ci sono stati dei dissidi nel corso del tempo.

L’esonero di DDR è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e una tifoseria stanca, preoccupata e disorientata dall’assenza di notizie, ha aperto voce alla contestazione che era colpevolmente latitante quando la stessa cosa si è verificata per Mourinho.

Squadra sotto accusa per non aver apparentemente difeso De Rossi e per il suo atteggiamento in campo che l’ha vista molle, priva di idee e senza alcun stimolo.

Juric, allenatore subentrante preso al volo, non può aver stravolto così tanto la squadra fino ad ottenere il miracolo di raggiungere una vittoria attraverso un bel calcio dove i protagonisti sono stati all’altezza delle aspettative.

Probabilmente è l’inizio di una ricucitura tra tifo e squadra (con le dovute eccezioni) che dev’essere confermato giovedì quando la Roma affronterà il primo impegno di Europa League per il quale si attende grinta e orgoglio per arrivare a dama.

Friedkin che tra l’acquisto dell’Everton e le varie strutture del gruppo dovrebbero prestare maggiore attenzione alle esigenze di una tifoseria unica che ha assicurato quasi una sessantina di sold out e che continua a far riferimento al merchandising ufficiale per testimoniare il proprio attaccamento alla maglia. Sicuramente la comunicazione da sempre assente, deve essere un problema che trovi una immediata soluzione: impensabile andare avanti con sterili comunicati stampi che suonano più che come presa in giro che altro.

Ci si chiede se la Roma ammirata contro i friulani sarebbe stata la stessa se in panca fosse rimasto Daniele De Rossi. Ma questa domanda è destinata a rimanere senza risposta.

Daje!

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