E proprio non c’è nulla da fare: quando si è campioni, si è destinati a lasciare il proprio segno.
È accaduto proprio nell’incontro di Coppa Italia contro il coriaceo Genoa che la meritata vittoria sia scaturita dopo l’entrata in campo di Dybala e che il gol da lui realizzato sia stato tutto frutto della sua bravura.
A questo punto, sapendo che Gini è un campione che la Roma non ha avuto a disposizione durante un lungo tratto di Campionato, si potrebbe ipotizzare che se ci fosse stato lui a gestire il centrocampo, molto probabilmente qualche punto in più sarebbe stato possibile averlo oggi ma trattandosi solo di una mera ipotesi, possiamo solamente immaginarla.
Roma che passa il turno da dentro o fuori meritatamente anche se, c’è da dire, che ancora una volta l’attacco è parso spuntato almeno fino all’entrata dell’argentino campione del mondo. Tuttavia il Genoa del buon Gilardino, ha cercato di rendere difficile la vita ai giallorossi nonostante gli oltre quindici corner battuti durante tutto l’incontro.
Positiva la prova di Ibanez che ha provveduto, oltre che a eseguire il suo compito, anche a mettere le pezze ad un Kumbulla decisamente arrugginito dimostrando che laddove trovasse una costante continuità, sarebbe veramente un bel difensore.
In attesa di sapere se il prossimo avversario di Coppa Italia sia il probabilissimo Napoli di Spalletti o la Cremonese, è bene ricordare che questo trofeo è un titolo che ci manca da molto, troppo tempo e che vincerlo porterebbe la Roma a cucirsi sulle maglie una stellina d’argento.
Ora, con la caparbietà di sempre, battiamo la Viola.
Comments are closed.