Si potrebbe dire che la Roma abbia perso il derby per un episodio. Ragionando con una certa freddezza, se si elimina la cazzata fatta da Ibanez che ha originato la rete della Lazio, la (non) partita si è consumata in modo paritario. Una sola azione degna di nota da parte biancoazzurra con paratona di Rui Patricio e una da parte giallorossa con la traversa colpita da Zaniolo.
Per il resto una partita contratta con la Lazio preparata a difendersi per poi cercare di ripartire per fare male alla Roma.
Tornando a Ibanez, può starci commettere un errore anche clamoroso ma quello che non ci sta è che i giallorossi non hanno creato quelle occasioni per tirare verso la porta Laziale. E si che oltre alla coppia Abraham e Zaniolo, lo Special One ha inserito anche Belotti, El Shaarawy e Volpato potenzialmente elevando al massimo l’attacco della Roma alla ricerca di un pareggio che sarebbe stato il giusto risultato per quanto si è visto in quel campo di patate che è quello dell’Olimpico.
Truppa che si è fatta prendere da una insana angoscia e dove non c’è mai stato un giocatore capace di illuminare il gioco che è restato un mix di stucchevolezza e ansietà, ossia proprio due elementi che erano da reprimere sul nascere.
Emblematica è stata la scena vista in TV quando una telecamera ha inquadrato Dan Friedkin in mezzo ai suoi figli che scuoteva il capo come prefigurando il risultato finale a favore della Lazio anche se c’era ancora molto tempo per rimettere la partita in parità.
C’è da riflettere su come è maturata questa partita e quali sono le cose che non sono andate per il verso giusto sperando che la sosta per il Mondiale faccia recuperare la necessaria serenità che occorre per raggiungere certi obiettivi.
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