Dopo quanto accaduto a Wijnaldum che marcherà visita per diversi mesi facendogli perdere anche la partecipazione ai Mondiali di calcio, anche Zaniolo è stato vittima di uno scontro di gioco durante la partita casalinga contro la Cremonese. Si parla di una lussazione alla spalla che terrà l’attaccante fuori dai campi di gioco per almeno un mese, facendo perdere alla truppa di Mourinho due interpreti fondamentali degli schemi della Roma.
Parlando di questa Roma-Cremonese, dobbiamo registrare il risultato positivo che pone la Roma a punteggio pieno dopo due giornate ma anche la difficoltà della squadra di concretizzare con i gol, il lavoro svolto nei 90’.
Una Cremonese tutt’altro che arrendevole e per nulla agnello sacrificale, si è presentata dinnanzi ad un Olimpico nuovamente sold out con l’intenzione di svolgere una signora partita per nulla intimorita dei Fab Four che hanno giocato i primi venti minuti sospinti da una incredibile ispirazione.
Abraham si è sacrificato per il bene della squadra e Dybala ha fatto quel che doveva con giocate di fino che hanno confermato le magie che solo questo giocatore è in grado di fare. Il solito capitan Pellegrini ha timbrato onorevolmente il suo cartellino, recuperando palloni e distribuendoli ai compagni e la difesa ha messo su l’elmetto per alzare barricate sulle quali si sono scontrati i giocatori grigioverdi. Nonostante una trentina di tiri indirizzati verso la porta avversaria, si è dovuto attendere il 65’ per passare in vantaggio con un gran colpo di testa dell’inimitabile Smalling che ha raccolto una precisa parabola inviatagli da Pellegrini su calcio d’angolo. Un palo per parte e tre o quattro pericolose giocate degli uomini della Cremonese hanno fatto penare non poco i 65mila spettatori sugli spalti e quanti hanno seguito l’incontro attraverso DAZN o via radio.
A bocce ferme non si è trattata di una passeggiata di salute per i giallorossi che hanno sudato non poco a frenare le iniziative degli avversari cercando di chiudere il risultato senza, però, riuscire nell’impresa.
Vero è che siamo alla seconda di campionato e che non ci sono ancora ben oliati i meccanismi ma dobbiamo considerare che anche quelle che sono squadre considerate di seconda fascia, non sono disposte a concedere nulla neanche ad una formazione, come quella della Roma, che sulla carta appare sicuramente molto più forte.
Certo che due tegole cadute improvvisamente sulla testa dello Special One, avrebbero tramortito chiunque e il buon Pinto, oltre che smerciare i giocatori fuori dal progetto dell’allenatore, dovrà anche fronteggiare l’inattesa assenza di un centrocampista fortemente voluto proprio da Mou oltre che finalizzare acquisti in predicato come quelli annunciati di Belotti e di un difensore centrale dal piede mancino.
Dopo 180’ di gioco l’Inter e il Napoli hanno svolto il loro compito senza grossi patemi, cosa che non si può dire del Milan campione fermato da un pareggio sorprendente e della Lazio che si è dichiarata voler essere l’outsider delle prime della classe.
Sabato, al cospetto della Signora, la Roma dev’essere decisamente più cinica e monetizzare al massimo tutto il lavoro che svolgerà durante l’incontro che, pur arrivando solo alla terza di campionato, potrebbe già fornire delle prime informazioni a proposito delle aspettative che sono lecite supporre.
Ricordiamoci che i Gufi avranno vita breve e mal gliene coglierà.
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