Abraham in doppia cifra, seconda rete consecutiva di Sèrgio Oliveira, Zaniolo in gol, tre punti guadagnati, cosa vuole di più il tifoso della Roma in questa domenica?
Ognuno può rispondere a questa domanda come meglio crede ma, logica suppone, che la maggioranza dei romanisti vorrebbero avere la certezza di seguire una squadra che non si squaglia al sole d’agosto come un cono gelato. Non è la prima volta che la Roma dopo essere andata abbondantemente in vantaggio, non resti concentrata e si fa cogliere da amnesie ed imprecisioni che, una dopo l’altra, vanno a modificare il corso della partita.
Se la Roma chiude un primo tempo al Castellani di Empoli con un meritatissimo 0-4, sarebbe il caso che continui a restare in campo mentalmente parlando, magari facendo irritanti torelli o scimmiottando quel tiki-taka di catalana memoria, tanto per risparmiare forze e per non umiliare ulteriormente l’avversario.
No, difficile che si segua questo percorso. La Roma, con masochistica anima, aiuta la squadra che ha davanti a rientrare in partita permettendole di segnare un primo gol e poi un secondo e così via. I tifosi giallorossi si ricordano bene quante volte, pur con un notevole vantaggio, la Roma si è fatta raggiungere e spesso addirittura sorpassare da un avversario che si credeva spacciato.
Per fortuna questo scempio ci è stato risparmiato quest’oggi ma se vogliamo realmente essere una ‘’grande’’ è fondamentale acquisire la maturità necessaria per rimanere il distinto e benamato Dr. Jackill senza trasformarsi in un malefico Mr. Hyde.
Su questo lo Special One deve lavorare con la sua truppa, al fine di inculcare ad ogni suo giocatore quell’autostima che occorre e il concetto relativo alla concentrazione mentale.
Se il Milan di Rivera aveva Padre Eligio che seguiva la squadra rossonera per infondere quella fede che si reputava indispensabile per la maturità dei componenti della rosa, la Roma deve trovare in Mourinho il mental coach che finora è mancato a Trigoria.
Comunque, abbiamo vinto e va bene così, ma serve molto di più.
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