Lo si deve alle reti di El Sharaawy e di Mkhitaryan realizzate nel secondo tempo a far terminare la Roma con un pareggio che vale la Conference League.
D’altronde se si attendeva un regalo da parte della Lazio (Oh noooo!) potevamo anche restare a casa e, come si dice, “chi fa da se fa per tre”, ci ha pensato l’attacco giallorosso a recuperare un doppio svantaggio rimediato nei primi 45’.
E si può ben dire che nonostante i due palloni raccolti da dentro al sacco, Fuzato ha effettuato interventi magistrali che hanno permesso alla Roma di limitarsi nel passivo.
Possiamo affermare che il primo tempo è stato un anticipato tutti-a-casa, che ha visto una squadra altamente imprecisa, disordinata, niente affatto vogliosa di sporcarsi gli scarpini. Di contro, lo Spezia ha giocato la sua onesta partita, improntandola sulla velocità e su schemi semplici quanto efficaci.
Fonseca lascia la Roma in Europa, seppur in una nuova competizione che si può definire di terza fascia, ma è quanto la squadra ha saputo realizzare al termine di una stagione costellata da infortuni e jella che neppure la mitica nuvoletta di Fantozzi poteva reggere il confronto.
Sorvoliamo sulla partita e sulle analisi approfondite dei calciatori scesi in campo stasera per chiudere queste poche righe a botta calda, accennando a quello che sarà la stagione Special One.
Da Londra, il nuovo allenatore della Roma avrà vivisezionato giocatori e partite ed avrà ben indicato al suo connazionale Tiago Pinto, le pedine da inserire e quelle da eliminare.
L’incognita ruota intorno al quesito dei quesiti: quanto sono disposti a spendere i Friedkin per trasformare la ranocchia in un principe?
Realisticamente le prime mosse da fare sono quelle relative all’abbattimento di costi gestionali e a vendere cartellini che non hanno più senso di rimanere nell’archivio di Trigoria e, con i soldi ricavati dalla cessioni, incominciare una vera campagna acquisti che miri a migliorare la configurazione di una rosa che dev’essere abile e arruolata.
Al momento, ci tratteniamo di indicare le nostre idee a tal proposito riservandoci il compito di tornare prossimamente sull’argomento.
Per adesso, scansato il Sassuolo e conquistato faticosamente un posto in Europa, rimbocchiamoci le maniche per continuare a tifare come sempre la Roma.
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