La lunga sosta che ci separa dalla ripresa del campionato è ideale per fare un punto della situazione in casa giallorossa.
Innanzitutto possiamo constatare come le buone notizie (sic!) continuino a non arrivare a partire dal lungo stop che attende Kambulla alle prese con il suo menisco.
In secondo luogo abbiamo assistito lo scandalo tamponi in casa Lazio a quali conclusioni ha fatto giungere i competenti organi per i quali la disparità di termine appare essere una costante.
Tornando agli affari di Trigoria lo stato oggettivo delle cose vede la Roma ben distante dal quarto posto necessario per poter partecipare alla Champions della prossima stagione (leggasi cospicue entrate nelle casse dei Friedkin) e in attesa di disputare una non facile partita contro l’Ajax per guadagnare il superamento del turno di Europa League.
Arrivando in semifinale contro una temibile concorrente al titolo e ponendo il caso ipotetico di superare anche questa prova, la banda Fonseca si troverebbe nella condizione di disputare la finale ma solo vincendo la coppa consentirebbe l’accesso alla più prestigiosa competizione calcistica europea indipendentemente dalla posizione finale che avrebbe in classifica al termine del campionato.
Orbene, alcuni analisti pronosticano che il portoghese Fonseca, stia puntando tutto sul vincere l’Europa League sia per conquistare l’automatico prolungamento del contratto con la società che per impreziosire il suo curriculum da mister e, magari, potersi vendere al miglior offerente nonostante l’eventuale anno di collaborazione con la Roma.
Altri giornalisti invece, prendono atto della difficoltà che la squadra avrebbe nell’affrontare prima la collaudatissima squadra olandese e, poi eventualmente, il team che avrebbe guadagnato la semifinale e, alla luce di questo scenario opinano che la Roma dovrebbe (potrebbe) rivolgere tutte le sue energie verso la conquista del quarto posto in classifica.
A beneficio di questo ragionamento indicano nei rientri di Zaniolo, Smalling e compagnia cantando, quel surplus che quest’anno non abbiamo avuto dati i noti problemi legati agli infortuni.
Ma oltre a tracciare queste due ipotetiche scene, a tutti i tifosi non è sfuggito l’interesse che morbosamente viene indirizzato su Fonseca si e Fonseca no, con tanto dei soliti nomi quali sostituti a partire da Allegri (remotissima ipotesi) a Sarri (remota ipotesi) passando per Juric (probabile). A questo nuovo argomento inutile dire che il calciomercato di casa Roma è sempre attivissimo e si fanno tanti papabili nomi che neppure le figurine Panini hanno nel loro panorama.
Ultimamente si è passati a parlare anche di Pinto e della sua vana utilità e dell’improbo lavoro al quale è chiamato a prestare la sua professionalità. Ci si chiede se, a parte i giocatori che giungeranno a fine contratto, riuscirà il portoghese a piazzare i vari esuberi – operazione necessaria per abbassare il terzo monte ingaggi della serie A- e a comprare calciatori in grado di fare quella differenza che non c’è stata quest’anno.
Portiere, bomber, centrocampista e chi più ne ha più ne metta…tanto che se non ci sono argomenti di attualità su cui redigere un pezzo in modo quotidiano, ci si deve affidare alla fantasia di tanti pennivendoli chiamati a strutturare fantasie ed illazioni tanto per scribacchiare quella cartella che serve per riempire uno spazio.
Meno male che a NoielaRoma chi collabora lo fa in modo del tutto spassionato e totalmente scevro da qualsivoglia condizionamenti: il lettore può essere più o meno oppure affatto d’accordo con il redattore, ma in ogni caso la libertà e la spontaneità sono valori che ancora valgono.
Quanto alla Roma, possiamo solamente augurarci di essere sempre orgogliosi di chi veste i nostri colori e tanto basta.
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