La strategia della nuova proprietà
Ad agosto la Roma ha messo a segno un colpo, passato in sordina per la giovane età dell’interessato.
Erano giorni nei quali teneva banco la lunga vicenda legata al trasferimento di Smalling.
Si decise di iniziare la campagna acquisti, della nuova proprietà insediatasi da pochi giorni, con un copione molto simile alla campagna acquisti che ha contraddistinto gli anni in giallorosso di Pallotta: acquisti promettenti con uno sguardo al futuro, con l’obiettivo di valorizzare il più possibile i gioielli di domani pensando anche all’oggi.
Progetto di prestigio e apprezzabile se non fosse stato macchiato dai propositi di ricerca della plusvalenza. Propositi legati alla gestione della società troppo imperniata sui proventi dei diritti tv e sulla possibile entrata in Champions League della squadra.
La nuova proprietà ha deciso di sviluppare il progetto iniziale, giocatori affidabili ma con ampi margini di miglioramento.
Dopo l’esperienza Bianda, assolutamente infelice sia dal punto di vista economico che tecnico tattico, la dirigenza ha deciso di cercare nuovi colpi proprio in quel reparto.
Reparto difensivo che ultimamente, nel nostro calcio, non riesce a far sbocciare molti frutti maturi per la prima squadra. I pochi che escono diventano, in meno di una stagione dei talenti inavvicinabili dal punto di vista economico, nonostante venga riconosciuto il loro valore tecnico, come nel caso di Kumbulla.
Il primo acquisto
Il talento individuato degli scout romanisti, che ha mostrato già delle importanti capacità tattiche, risponde al nome di Javier Vicario.
Vicario, 18 anni, è un difensore centrale spagnolo, mancino proveniente dal Numancia.
Il prospetto è talmente interessante, che nelle intenzioni della dirigenza a seguito della Primavera, si pensa che il ragazzo dovrà passare qualche tempo con la squadra di Alberto De Rossi per poi fare il salto di qualità in prima squadra.
Per arrivare al giovane Javier, i giallorossi hanno dovuto battere la concorrenza del Real Madrid e del Valencia, che da tempo seguivano il calciatore.
Javier Vicario è un difensore centrale mancino dotato di una buona tecnica.
Nonostante la giovane età, lo spagnolo ha mostrato già una grande personalità, anche se risulta necessaria una crescita dal punto di vista fisico, per le caratteristiche legate al ruolo che deve ricoprire.
Chi lo conosce parla di un ragazzo di poche parole, ma con una predisposizione alla professionalità e aperto all’apprendimento dei meccanismi difensivi, particolarmente impegnativi del nostro campionato.
Le prime parole di Javier Vicario sul suo profilo Instagram sono state queste:
“Comincia una nuova tappa come giocatore con la Roma. Inizio questa avventura con tantissima voglia”.
Difensore abile nel palleggio, si trova a suo agio nella difesa a tre, adottata quest’anno da Alberto De Rossi nella Roma Primavera. Attento nell’anticipo, ma ancora difetta nella marcatura, che risulta essere uno dei punti di miglioramento. Miglioramento che sarà agevolato grazie alla sua crescita fisica.
L’importanza della notizia riportata da molte testate giornalistiche spagnole, patria che fa un buon uso della cantera, è certamente di buon auspicio.
La nuova mentalità
Bisogna avere pazienza e cercare di invertire una rotta, spesso consolidata nel nostro calcio.
La squadra primavera deve diventare un serbatoio da cui attingere le nuove forze della prima squadra. Nelle ultime convocazioni di Paulo Fonseca sembra che questo trend stia cambiando.
Paulo Fonseca è stato agevolato anche dal fatto che Alberto De Rossi ha riproposto un modulo ed un sistema di gioco molto simile a quelli adottati dal tecnico portoghese.
Speriamo che questa mentalità, scontata nei Paesi Baschi e in Spagna e sempre esistita in Premer League, possa diventare la consuetudine, non solo per le squadre di bassa classifica, ma anche per la Roma che potrà in tal modo costruire la sua squadra del futuro partendo dal serbatoio giovanile.
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